Lo studio è del Cnel, i risultati non sono precisamente felici per le donne. Oggetto, la presenza femminile ai vertici delle amministrazioni pubbliche. Ebbene, solo nel 16,3% dei casi si trovano donne nei ruoli apicali. Ovvero, nel ruolo di sindaco, ad esempio, o in quello di rettore nelle università. La relazione Cnel sui servizi pubblici da cui emerge un dato forse non troppo inaspettato, si riferisce al 2022, ma è stata resa nota oggi, in occasione del convegno “Ripartiamo dai diritti”, per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un altro dato interessante è che, mentre su base annua i dati rimangono sostanzialmente stazionari, vi è un discreto incremento rispetto al 2017 , in cui si partiva dal 14,7%.
L‘analisi settoriale qualche brivido in più lo riserva. Ad esempio, nel comparto sanitario, nelle aziende o enti del servizio nazionale, si arriva a quota 21,6% con numeri che rivelano il progresso più evidente: +6,5 punti percentuali sul 2020 e +5,4 sul 2017. A seguire, gli enti pubblici non economici al 19,1% di presenze femminili, le amministrazioni centrali dello Stato col 18,8% e i comuni tra i 5 e 20 mila abitanti, 18,0%.
Ma non tutti settori sono così rosei. Ad esempio, la quota femminile più bassa si registra nelle province e città metropolitane dove le donne agli apici strappano un misero 8,8%. Ancora peggio le amministrazioni regionali, 7,7%, che addirittura presentano una contrazione del 2,6% rispetto al 2017. Conta anche dove si nasce: differenze significative si riscontrano tra il centro-nord e il sud del Paese, col Mezzogiorno che rileva i livelli più bassi di presenze femminili ai vertici delle istituzioni (10,9%) e il nord-est quelli più alti (20,9%). Il territorio dove ci sono meno donne ai vertici della pubblica amministrazione è la Campania al 5,8%) mentre il Friuli Venezia Giulia conquista la palma col 23,1%. In progresso nella provincia autonoma di Trento, +9 punti percentuali rispetto al 2017), caduta libera in Sardegna, con -3 punti percentuali rispetto al 2017.