Centinaia al corteo anti-CasaPound, in testa lo striscione Firenze Antifascista

Firenze – Un nutrito corteo con centinaia di persone ha risposto all’appello di Firenze Atnifascista, oggi sabato 6 maggio, per l’iniziativa (la quarta in cinque mesi) contro la presenza di una sede di estrema destra, riconducibile a CasaPound, in via de’ Vanni, a Firenze. L’apertura della sede, avvenuta a poche centinaia di metri dalla Casa del Popolo 25 Aprile, storico punto di aggregazione della zona, e a circa 50 dalla sede di Controradio, è stato vissuto con un forte disagio da molti residenti del quartiere, tanto che persino per quanto riguarda i titolari del fondo, avevano diffuso la voce di non essere stati a conoscenza della vera natura dell’associazione cui lo avevano affittato tramite unpagenzia immobiliare. Anche i condomini del palazzo sotto i cui appartamenti ha aperto la sede dell’associazione che si riconduce a Casa Pound, manifestano il disagio anche per la tensione che la presenza della sede produce negli stessi spazi comuni dell’immobile. Una situazione che era già entrata nell’attenzione dei movimenti e associazioni antifascisti fiorentini. Oggi il corteo, con in testa lo striscione di Firenze Antifascista, ha radunato varie centinaia di persone, che con slogan e striscioni hanno sfilato per le strade limitrofe, senza poter accedere a via de’ Vanni, protetta dalle forze dell’ordine, che hanno scortato, con massiccia presenza, il lungo serpentone.

Il corteo ha preso il via verso le 16, cercando di avvicinarsi alla sede de L’Indomabile, così si chiama l’associazione di estrema destra. La circolazione della zona è stata bloccata e rallentata, dal momento che il punto in cui il corteo si è fermato, piazza Paolo Uccello, è uno snodo focale per il traffico forentino verso ovest, come ponte alla Vittoria, anch’esso bloccato, che ha avuto ripercussioni sull’intera circolazione dei viali. Davanti alla sede, un piccolo gruppo, circa una decina, di esponenti di CasaPound.

“Chiudere le sedi fasciste vuol dire creare attorno a quegli spazi un clima tale per cui sia chiara la delegittimazione sociale e politica della loro azione – si legge in una nota diffusa dal corteo – vuol dire palesare quanto siano avulse dal tessuto sociale dove vorrebbero portare la loro propaganda. Chi vive la stessa condizione sociale vive gli stessi problemi frutto di politiche basate sulla privatizzazione e sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, sulla donna e del territorio con l’unico obiettivo di fare profitti privati sulle spalle della collettività. La loro azione serve questa strategia perché in qualsiasi contesto essi abbiano provato ad insinuarsi hanno sempre e solo fomentato le divisioni e disuguaglianze”.

A sfilare, famiglie con bambini, anziani, moltissimi giovani. Il corteo, facendo il giro dell’isolato, ha sostato all’altezza del retro della sede dell’assoziazione, cantando slogan e cori antifascisti. Sempre attenzionato dalle forze dell’ordine, il corteo si è sciolto senza disordini.

 

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