“Il festival è stata un’esperienza estremamente positiva prima di tutto per il grande coinvolgimento dei giovani. Si è infatti trattato della conclusione di un percorso che ha interessato insegnanti e ragazzi e che aveva come obiettivo quello di aiutare i giovani ad acquisire una capacità critica, proprio per non sottostare a dinamiche e pressioni mafiose”. Antonio Nicaso, direttore scientifico del festival “Noicontrolemafie 2011”, commenta con queste parole la tre giorni di iniziative che si sono svolte a Reggio sul tema delle infiltrazioni mafiose: “Le mafie uccidono la speranza e i sogni.
Il festival è quindi stato fondamentale per gettare il seme della speranza e cominciare a costruire un futuro, crescendo insieme. A questo si è aggiunta anche una maggiore consapevolezza della classe politica su questi temi, con il mondo economico che ha cominciato ad interrogarsi e a denunciare situazioni di cui, fino a qualche tempo fa, veniva spesso negata l’esistenza”.
“È stata un’iniziativa molto partecipata e significativa – ha detto la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini – Sono rimasta colpita dalla bellissima presenza dei giovani e dal lavoro straordinario delle scuole. Mi sento di ringraziare il professor Antonio Nicaso, mente dell’evento, i relatori, in particolare il procuratore Gratteri, i ragazzi, gli insegnanti, gli organizzatori Mauro Ponzi e Rosa Frammartino, ed Andrea Canova, che con la sua associazione ha collaborato agli spettacoli”.
“Dobbiamo continuare a lavorare ed a far diventare questo festival lo spazio di tutti coloro che vogliono libertà vera dalle mafie, come segno ulteriore di impegno civile che va sempre più accresciuto e che si manifesta attraverso tante azioni e consapevolezza” ha aggiunto la presidente Masini.
Il festival si è concluso domenica al Parco Cervi con una giornata dedicata al dialogo con l’allestimento di gazebo affidati alla cura delle scuole che hanno aderito al progetto “Percorsi di cittadinanza e legalità 2011”. Durante la giornata sono stati proiettati il video “Percorsi di cittadinanza e Legalità a Reggio Emilia”, interviste a protagonisti della società civile e rappresentanti istituzionali della città realizzato da studenti del Liceo Classico Ariosto di Reggio, con la guida di Letizia Maniaci, giornalista di Telejato, Tv antimafia di Partinico PA; il film “Io Ricordo”, regia di Ruggero Gabbai, videomessaggio di Pina Maisano Grassi; il documentario “Libero nel nome”, dedicato a Libero Grassi, ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991.
Due gli appuntamenti centrali del pomeriggio, la presentazione dell’Osservatorio Civico Antimafia (Colore e Libera Reggio) “I beni confiscati: una preziosa risorsa per lo sviluppo”: Aldo Cimmino di Libera Napoli, condotto dal giornalista Davide Nitrosi; e l’incontro dibattito “E’ davvero così diffusa questa mafia?”, intervista di Oliviero Beha a Nicola Gratteri e Antonio Nicaso.
Alle 21, al teatro Cavallerizza, è invece andato in scena “Nomi, cognomi e infami”: Spettacolo teatrale con Giulio Cavalli, a cura di epochearteventi. Contributi di lettura Valentina Barbieri: “E’ la bambina che mi parla”, poesia di Valentina Barbieri; Roberta Bedogni: “Voglia di cambiare”, lettera della figlia del boss Rocco Mulè.