Tre creazioni di tre differenti coreografi, di cui una in prima italiana, domenica 12 marzo (ore 20.30), al teatro Municipale Valli, con il CCN – Ballet de Lorraine, compagnia caratterizzata da un’apertura artistica a livello nazionale e internazionale d’avanguardia, che propone una serata composita.
Segue Opal Loop/Cloud Installation#72503 (1980) di Trisha Brown, che si basa sull’idea di una frase coreografica infinita. La sequenza fluida dei movimenti, accentuata dalla nuvola di vapore di varia forma, creata da Fujiko Nakaya, diventa estremamente difficile da cogliere, a dimostrazione della dichiarazione di Trisha Brown, secondo cui la danza è un’arte effimera. Qui il suono è quello dell’acqua erogata ad alta pressione.
Infine, Sounddance, forse l’opera di Merce Cunningham più amata da pubblico e critica, creata di ritorno dal periodo trascorso al Balletto dell’Opera di Parigi nel 1973 ,dove aveva lavorato a Un Jour ou Deux. Ritrovando i suoi danzatori, Merce Cunningham ha creato un contrasto con l’uniformità del balletto: ne è nata nasce una pièce rapida ed energica, un caos organizzato.
Domenica 12 marzo 2017 ore 20.30 Teatro Municipale Valli
Centre Chorégraphique National BALLET de LORRAINE
Rose-Variation, prima italiana coreografia Mathilde Monnier musica Ludwig Van Beethoven, Sonata per pianoforte n. 17eseguita dal vivo da François René-Duchâble scenografia Annie Tolleter luci Eric Wurtz costumi Mathilde Possoz assistente al coreografo Cédric Andrieux maestro ripetitore Thomas Caley
Opal Loop/Cloud installation #72503, coreografia Trisha Brown rimontata da Leah Morrison e Laurel Jenkins Tentindo scenografia John Torres visualdesign Fujiko Nakaya suono acqua erogata ad alta pressione luci Beverly Emmons costumi Judith Shea realizzati dall’Atelier del CCN – Ballet de Lorraine maestro ripetitore Thomas Caley
Sounddance, coreografia Merce Cunningham musica David Tudor (Untitled 1975/1994) scene, costumi e luci Mark Lancaster coreografia rimontata da Meg Harper e Thomas Caley