Firenze – Trappola per topi icona dei meccanismi di suspense e dell’indagine piscologica di Agatha Christie. Un vero record. Da settant’anni Trappola per topi Agatha Christie viene rappresentato a Londra tutti i giorni, (in realtà gli anni sono 71 ma nel 2020 c’è stata un’interruzione per le restrizioni anti Covid).
La commedia è nata da un omonimo radiodramma. Infatti, nel 1947 in occasione dell’ ottantesimo compleanno della regina Mary madre di Giorgio VI che sedeva allora sul trono (e quindi nonna di Elisabetta II). Ebbene, per l’occasione, la BBC chiese alla festeggiata cosa avrebbe gradito ascoltare nella serata in suo onore lei rispose che le sarebbe piaciuto un giallo di Agatha Christie. Così la scrittrice realizzò il radiodramma Trappola per topi divenuto poi un racconto e uno spettacolo teatrale, entrato nel Guinness dei primati in quanto viene ininterrottamente rappresentato dal 1952. Ma qual è il motivo di questo successo per cui Trappola per topi è divenuto un giallo-cult di ogni tempo?
Una delle principali ragioni è che la commedia attualmente in scena al Teatro della Pergola di Firenze (dal 5 al 10 dicembre) racchiude tutti gli “ingredienti” narrativi tipici della celebre scrittrice a cominciare dall’intreccio e da meccanismi che creano suspense. Fra questi lo svolgimento della vicenda in un ambiente circoscritto questa volta una grande villa adibita ad albergo, una bufera di neve che rende le strade impraticabili, un ristretto numero di personaggi che hanno tutti un segreto e nulla è come appare. Inoltre false piste oppure indizi racchiusi in alcune frasi restano nascosti perché inseriti in un contesto fuorviante ma che alla fine ci fanno dire “ma come ho fatto a non pensarci?”
Insomma, ingegnosi espedienti, spesso veri e propri giochi di prestigio, per cui Madame Agatha è ineguagliabile e che rendono Trappola per topi anche di grande impatto teatrale, per la loro carica emotiva e ,per certi versi, ipnotica. Non a caso, uno dei romanzi più famosi della Christie s’intitola They Do It with Mirrors ( che diviene però Giochi di prestigio nella traduzione italiana ) per indicare dei veri e propri trompe l’oeil nei quali la verità è abilmente nascosta da una falsa rappresentazione.
Tra l’altro, rispetto ai romanzi che hanno per progatonisti Poirot o Miss Marple dove prevale l’agomentazione deduttiva (tanto che Miss Marple risolve il caso mentre sta seduta lavora a maglia e Poirot fa lavorare le celluine grigie ) nelle opere teatrali c’è pià azione e maggior dinamismo. La trama di Trappola per topi in scena alla Pergola dal 5 dicembre (martedì, mercoledì, venerdì, sabato; ore 21; giovedì, ore 19; domenica, ore 16) è stata definita “ferrea e incalzante, semplice e implacabile”: in un albergo isolato nella campagna inglese, una giovane coppia si appresta a ricevere i primi ospiti della loro nuova gestione.
Ma imperversa una tempesta di neve, e i clienti, arrivati nel frattempo, restano isolati, imprigionati in un contesto claustrofobico. Il telefono è saltato (o è stato sabotato?) mentre dalla radio arrivano notizie di un omicidio. E si comincia a capire che la vicenda ha connessioni con alcuni o addirittura tutti i personaggi presenti.
Per di più è sempre più evidente che fra loro si nasconde l’oscuro assassino è intenzionato a colpire di nuovo. E infatti, ben presto, viene ucciso uno degli ospiti. Allora, facendosi largo nella tormenta, un poliziotto riesce a raggiungere l’albergo e ad iniziare le indagini. A questo punto “la ragnatela inquietante e spesso ironicamente divertente della Christie” è tessuta.
Da notare che nei suoi racconti non c’è solo il procedimento investigativo. E’ assai rilevante è l’analisi di psicologia sociale e lo spiega la stessa autrice nelle pagine iniziali di un suo romanzo (Verso l’ora zero) allorché rileva che il delitto è in un certo senso la fine di una storia iniziata molto prima, a volte anni prima con un insieme di cause di eventi che portano certe persone a convergere verso un punto prestabilito: l’ora zero, appunto.
Tornando a Trappola per Topi, la storia è un mix di rigore ed eccentricità. Agatha Christie gioca seriamente con un’opera “chiusa” e precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa. In questo la scelta di Lodo Guenzi come protagonista è emblematica, “una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza”. Con lui, diretti dal regista Giorgio Gallione su traduzione e adattamento di Edoardo Erba, troviamo Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza, Tommaso Cardarelli, Raffaella Anzalone. Le scene sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Francesca Marsella, le musiche di Paolo Silvestri, le luci di Antonio Molinaro. Produzione La Pirandelliana in coproduzione con Bobucci Srls.
In foto: Trappola per topi – Lodo Guenzi ( ph. Federico Riva)