Caso calcio-scommesse che tocca anche la sponda reggiana per l’arresto dell’ex granata Gianfranco Parlato, che giocò nella Reggiana del primo anno di serie “A” e perché nell’inchiesta è finita anche Reggiana-Ravenna del 10 aprile scorso che secondo l’organizzazione sarebbe dovuta finire con un pareggio per 2-2 e che invece i granata vinsero per 3-0. Parlato è stato interrogato assieme alle altre 6 persone in carcere a Cremona da cui è scattata l’inchiesta. L’ex calciatore granata ha chiarito la sua posizione rispondendo alla domande del gip Guido Salvini. Parlato, che secondo gli investigatori era solito fornire indicazioni utili per indirizzare senza rischio le scommesse sportive degli indagati, ha risposto – dicono i suoi legali – “solo sugli elementi che gli vengono contestati nell’ordinanza di custodia cautelare”. I suoi avvocati presenteranno istanza di scarcerazione o una richiesta di attenuazione della misura, la prossima settimana. Intanto da un’intercettazione è saltato fuori anche il nome di un altro ex granata, Mirco Stefani, oggi giocatore della Cremonese, per il quale però il magistrato ha già dichiarato: “allo stato attuale delle indagini non ci sono responsabilità a carico del menzionato”. A proposito infine del non meglio precisato “emissario reggiano” che spunta sempre dalla intercettazioni il presidente granata Alessandro Barilli si è detto pronto a chiedere i danni
3 Giugno 2011
Terremoto pallonaroTrema ma non troppo la sponda reggiana. Interrogato Parlato
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