A Firenze nasce la figura del Future Planner. È il primo e unico corso universitario in Italia per formare una nuova figura professionale che con altri metodi, pensieri e visione da quanto fatto finora possa affrontare le emergenze del cambiamento e proporre soluzioni. Senza che abbia un preciso e rigido profilo e specializzato, ossia che non sia solo un matematico, oppure un ingegnere, un informatico, uno studioso di religioni o un letterato. Ma tutto insieme e nel contempo altro. No, non va bene la specializzazione rigidamente incanalata. Il futuro vuole uno sguardo più complesso per affrontare il cambiamento in corso e situazioni inedite e apparentemente irrisolvibili. Ha bisogno di tutte le figure di cui sopra, ma sintetizzate e superate in una sola grande e ingegnosa visione dei problemi e delle loro possibili soluzioni. Libera e non ancorata a a schemi precostituiti. È questo l’asse conduttore per creare il nuovo manager.
Così università e impresa hanno lanciato il primo percorso di alta formazione per laureati o laureandi magistrali a cura di Unifi e Fondazione Hillary Merkus Recordati in collaborazione e con Dynamo Camp. Il corso, “Navigare il futuro”, che allude al saper muoversi in acque imprevedibili, è stato presentato recentemente nell’aula magna dell’ateneo fiorentino tramite un confronto moderato dal giornalista Matteo Minà, alla fine del quale Alessandro Sordi, fondatore e ad dell’acceleratore di startup Nana Bianca, ha chiuso sul tema del potere del sapere continuo e le sfide dell’era dell’Intelligenza Artificiale. Con la partecipazione e l’incoraggiamento dell’assessora comunale Benedetta Albanese e la presenza di Andy Bianchedi, imprenditore italiano e filantropo che si occupa di attività inmmobiliari e investimenti finanziari, partecipando anche a diversi altri settori che abbiano come scopo la promozione dell’inclusione sociale, del talento e della creatività, un po’ stile Adriano Olivetti, e alla cui madre è dedicata la Fondazione Hillary Merkus Recordati destinata a portare avanti progetti filantropici.
Università di Firenze e Fondazione si alleano per creare un percorso transdisciplinare che faccia emergere un mediatore concettuale capace, per attitudine e motivazione e grazie a una visione trasversale, flessibile, libera e aperta, di elaborare soluzioni emergenti in scenari incerti o di crisi. Come appunto quelli in cui ci troviamo e chissà se in futuro ancora di più. La sfida del future planner sarà quella di affrontare scenari di crisi e di cambiamento con occhi nuovi e pensiero libero, creativo, destrutturato.
Una novità in cui l’Università di Firenze ha deciso di impegnarsi nel suo centenario su stimolo della Fondazione Recordati che ha assicurato il finanziamento e un premio finale di 50mila euro. “Il Future Planner – dice la rettrice Alessandra Petrucci – dovrà essere un manager capace di individuare e potenziare i talenti che si esprimono non solo in competenze specialistiche, generando energia e effetti positivi”. Su questo concetto di fondo di sono saldati, spiega Petrucci, i due obiettivi: “dell’Università di formare i giovani e valorizzare le loro potenzialità e della Fondazione Hillary Markus Recordati di promuovere l’alta formazione e sostenere le iniziative di eccellenza”.
Aperto e destrutturato anche il metodo di insegnamento che non sarà mai verticale , spiega Roberta Lanfredini, docente di Filosofia teoretica all’ Università di Firenze e responsabile scientifica del progetto. In soldoni, come spiega, Lanfredini, a guidare il corso non ci sarà un insegnante in cattedra che elargisce definizioni già elaborate, l’illuminazione non verrà dal professore ma dalla collaborazione di tutti, da chi ha l’idea giusta a chi la sviluppa. “Con la figura del mediatore concettuale vogliamo accogliere la plasticità, la velocità, l’incertezza che caratterizzano il nostro scenario, sostenendo allo stesso tempo una forma di intelligenza naturale, che sicuramente si renderà indispensabile in futuro”, dice Roberta Lanfredini che prosegue spiegando come “in tutti i periodi di crisi radicale sia impellente l’esigenza di un pensiero altrettanto radicalmente libero, allenato a pensare e immaginare altrimenti, svincolato dalla assuefazione e dalla sottomissione al già pensato”.
Per il primo corso “che non rappresenta un processo concluso ma aperto – spiega Lanfredini- sono già stati selezionati i primi 20 Future Planner, che potranno inserirsi in realtà produttive, formative, sociali e della ricerca”. La selezione, continua, “soddisfa il requisito della parità di genere e della massima varietà disciplinare, tra geologi, neuroscienziati, ingegneri, filosofi, ma anche storici dell’arte, psicologi, designer, informatici e medici. Fra i criteri usati per la loro selezione da parte del Comitato di progetto hanno pesato il grado di apertura mentale, l’intraprendenza, l’empatia, la vitalità e la socialità” .
Da parte sua, Andy Bianchedi spiega di “essere sempre stato affascinato dal talento. Nello sport, nell’arte e nell’impresa. Il supporto ai giovani talenti, obiettivo miliare della fondazione Hillary Merkus Recordati, ha rappresentato e rappresenta ancora la stella polare del mio voler essere un filantropo moderno, al passo con l’evoluzione del complesso universo in cui viviamo e nel quale i nostri doveri di guide vanno confermati con determinazione, costanza e passione. Garantire vere opportunità a chi lo merita è il nuovo mantra”.
Sordi parla dell’importanza “dell’apprendimento continuo, di continuare a restare aggiornati, di diventare studenti di se stessi anche dopo l’Università, una spinta che deve diventare un’ abitudine”. Racconta di Nana Bianca che valorizzando entusiasmo e creatività , “ha fatto uscire 140 società in dieci anni e creato 7.000 posti di lavoro in città”. Manda a dire ai giovani che “il percorso di crescita deve durare tutta la vita” e che “oggi la nuova rivoluzione industriale è l’AI e voi giovani siete la prima generazione AI che ha il grande vantaggio di disporre di un mezzo che assicura una velocità incredibile ma anche la responsabilità di gestirlo non per rafforzare il potere ma per affermare l’etica e i diritti umani”.
Il corso si svolgerà tra ottobre e dicembre 2024 durante gli week end di cinque settimane, il venerdì, il sabato e la domenica a giornata piena. A Dynamo Camp, sull’Appennino pistoiese, il primo camp di terapia ricreativa in Italia per bambini e ragazzi con patologie gravi e croniche ospitati gratuitamente per un periodo di vacanza estiva dove il comunemente impossibile diventa possibile attraverso una sguardo nuovo e non convenzionale che permette ai ragazzi la libertà e la felicità di muoversi, fare attività e amicizia, come tutti i ragazzi. Due percorsi, Dynamo e il nuovo corso, futuribili e spogliati di definizioni date per scontate che si incontrano.
Dopo una giornata di avvio a Firenze, i Future Planner di Navigare il futuro si arrampicheranno sulle verdi colline di Dynamo. Al termine del corso, interamente gratuito e dove i partecipanti saranno divisi in quattro gruppi, la Fondazione Hillary Merkus Recordati, su indicazione della valutazione del Comitato di progetto, consegnerà il premio di 50mila euro al gruppo di studenti che si sarà contraddistinto per originalità̀ e applicabilità̀ della progettazione di uno strumento (testo scritto, grafico o audio-visivo) che si proponga come attivatore di liberi pensieri e rappresentazioni divergenti. Inoltre, la Fondazione, dopo aver valutato la concretezza del progetto vincente, approfondirà con gli studenti l’eventuale opportunità di inserimento all’interno delle aziende collegate al family office Drifter o presso altre realtà di primo piano.