La Tangenziale non può attendere: il Comune di Reggio chiede ad Anas alcuni ritocchi per il completamento

Il Comune di Reggio chiede ad Anas una serie di ritocchi al progetto del completamento della tanto attesa arteria

Il comune di Reggio chiede all’Anas una serie di ritocchi al progetto del completamento della tangenziale nord. Lo fa attraverso un documento firmato da Stefano Poma, nella veste di dirigente alla mobilità e progetti speciali. Le indicazioni sono diverse ma possiamo riassumerle in due tipologie principali: quelle relative al problema del traffico nell’area Rete 2; e quelle sul tracciato. In particolare dal Municipio arriva il suggerimento su dove chiudere il percorso del nuovo ramo della tangenziale in ingresso sulla via Emilia: “Si condivide la necessità e la opportunità di ottimizzare lo svincolo di finale sulla via Emilia presso la località Corte Tegge, compatibilmente con i vincoli esistenti, traslandolo in corrispondenza dell’attuale incrocio di via Gorganza e riducendo il diametro della rotatoria”.

Il progetto iniziale prevedeva un atterraggio del tracciato ad una altezza diversa, per la precisione su via Prati Vecchi; poi ci fu una modifica che spostò l’incrocio tra tangenziale e via Emilia 100 metri più a Ovest di via Gorganza. I cittadini devono aver presentato osservazioni a sostegno di un arrivo della tangenziale proprio all’altezza di via Gorganza. Vedremo se Anas accoglierà l’osservazione.

Ma non solo. I punti su cui il confronto con Anas è ancora aperto sono molti. A partire dal criterio di aggiudicazione dei lavori messi a gara: si chiede che il bando preveda punti a vantaggio di chi presenta migliorie per la mobilità del contesto in cui si colloca l’opera. Il documento chiede di “valutare forme di aggiudicazione dei lavori, tramite l’identificazione e l’attuazione di migliorie al progetto, finalizzate alla riduzione degli impatti sulla viabilità cittadina e quindi sugli aspetti trasportistici ed ambientali e di salute pubblica” e ciò “tramite il ricorso al sistema di bando con offerta economicamente più vantaggiosa con particolare premialità su tali aspetti migliorativi inerenti opere stradali cittadine di adduzione e compensative al sistema della tangenziale”.

E’ chiaro che c’è un timore specifico sulla zona in cui il nuovo tratto della tangenziale si innesta al vecchio: anche per questo viene sottolineata la “necessità del raddoppio (a favore di fluidità del nodo) della bretella di collegamento tra le rotatorie nord e sud dello svincolo Rete 2”; e “si condivide la necessità e la opportunità del collegamento di via Normandia con la rotatoria a nord dello svincolo di Rete 2”. Un passaggio che merita una particolare sottolineatura è quello che riguarda il consumo di territorio: si richiama “la necessità e la opportunità, durante le fasi di progetto esecutivo, dell’ulteriore schiacciamento verso il tracciato ferroviario nel tratto tra lo svincolo di Rete 2 per tutto il suo sviluppo per quanto possibile tecnicamente e con i vincoli già evidenziati dal progetto”.

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