GKN, raggiunto l’accordo per la riconversione industriale del sito

Firenze – E’ stato raggiunto stasera, mercoledì 19 gennaio, l’accordo propedeutico alla riconversione industriale del sito GKN, oggetto, dopo l’annuncio di licenziamento collettivo fatto pervenire agli oltre 400 lavoratori via mail dall’azienda (ricordiamo che la titolarità della proprietà è del fondo finanziario Melrose), di una strenua battaglia da parte degli operai, in presidio permanente alla fabbrica e aveva visto la grande sollevazione sia del territorio che delle istituzioni locali e non.

L’accordo quadro, che  definisce tempi, modalità e strumenti per il progetto  di reindustrializzazione di ex Gkn e la gestione della fase ponte da cui poi deriveranno gli accordi più specifici,  è stato raggiunto dopo un lungo tavolo di confronto a cui hanno partecipato il presidente Eugenio Giani con l’assessora Alessandra Nardini, il consigliere per il lavoro Valerio Fabiani, il capo di gabinetto Paolo Tedeschi, oltre al Ministero dello sviluppo economico, Ministero del Lavoro, Invitalia, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Campi Bisenzio, Comune di Firenze, le organizzazioni sindacale nazionali e territoriali, confederali e di categoria, la Rsu Gkn, la direzione aziendale della QF Spa.
“Si apre oggi una fase nuova – ha detto Giani- all’insegna della collaborazione fra tutte le parti, ci siamo battuti fin dall’inizio insieme alle lavoratrici e ai lavoratori per questo e oggi finalmente ci siamo. Io ci sarò, la Regione ci sarà, fino a quando non avremo concretizzato il progetto di reindustrializzazione e tutte e tutti saranno tornati al proprio lavoro”.

L’accordo, che dovrà essere sottoposto dai sindacati al vaglio dei lavoratori conferma un cronoprogramma che era quello proposto dall’azienda e stabilisce una serie di garanzie per i lavoratori a partire dagli ammortizzatori sociali che coinvolgeranno tutti i dipendenti più i colleghi degli appalti e segna un percorso condiviso fra azienda, sindacati e istituzioni per dar vita ad un organismo di super visione e monitoraggio di tutto il processo , al quale parteciperanno tutti i soggetti coinvolti.
“Siamo soddisfatti – ha aggiunto Fabiani- la garanzia della continuità occupazionale anche per i lavoratori degli appalti è stato uno dei nostri assilli. La Regione accompagnerà i lavoratori in tutte le fasi di questo percorso , mettendo a disposizione anche strumenti di formazione che contribuiremo a supportare ed incentivare in linea con gli ulteriori accordi ed ammortizzatori sociali che saranno definiti a breve tra sindacati e QF”.

Fra i punti salienti, il fatto che l’accordo sia vincolato dall’approvazione del referendum dei lavoratori e all’assemblea permanente e che il perno dell’accordo è la garanzia della continuità occupazionale e dei diritti dei lavoratori. L’accordo quadro andrà ulteriormente completato da accordi in sede aziendale.
Matteo Moretti e Dario Salvetti dell’RSU, presenti al tavolo ministeriale, sottolineano: “Entreremo nei dettagli dell’accordo a partire da domani, prima di tutto con i lavoratori a cui dobbiamo la prima spiegazione e valutazione. Quello che possiamo dire, e questo per certo, che noi anche oggi, come ogni giorno da quel 9 luglio siamo ancora in piedi e continuiamo a insorgere”.
“Sull’accordo non possiamo dare ulteriori informazioni – dice la viceministra al MiSE Alessandra Todde – perché è giusto che prima di renderlo pubblico lo possano leggere e discutere i lavoratori di Campi Bisenzio che per mesi hanno combattuto al nostro fianco contro la chiusura dello stabilimento. L’incontro e l’accordo di oggi confermano con quanto impegno abbiamo lavorato con tutte le parti per trovare una soluzione seria che non desertificasse il territorio licenziando centinaia di persone. Il Mise continuerà a monitorare l’evolversi della situazione”.
Foto: Luca Grillandini
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