Villa Verde festeggia i suoi 65 anni di storia con un libro

Anche il sindaco alla presentazione. La Casa di Cura reggiana fu fondata da Guido Franzini nel ’57

La Casa di Cura polispecialistica Villa Verde ha presentato il libro “Villa Verde. 65 anni di storia” (una storia inserita nel contesto evolutivo della Sanità reggiana dalla sua costituzione fino ai giorni nostri).

Il presidente di Villa Verde, dottor Fabrizio Franzini, insieme alla moglie Camilla Adorni e dai figli Alessandra, direttore generale della clinica, e Guido, direttore amministrativo, ha ripercorso le tappe principali della storia della clinica, soffermandosi anche sui periodi più complessi (dalla fondazione, nel 1957, alla morte del senatore Guido Franzini nel 1976). Quindi sugli anni della lunga transizione verso il rinnovo, dal 1976 al 2000, fino al periodo più recente, dal 2000 ad oggi, caratterizzato da forti investimenti con capitali privati familiari e innovazioni tecnologiche.

“Quello che caratterizza Villa Verde è di avere sentito fin dall’inizio la responsabilità di svolgere un ruolo pubblico – sottolinea con orgoglio il presidente, dottor Franzini –I reggiani, infatti, vivono la nostra realtà come parte della Sanità pubblica; l’80% del nostro fatturato è realizzato in convenzione con l’Ausl con cui collaboriamo pienamente da sempre. Dopo la pandemia, la Sanità in generale sta affrontando un periodo particolarmente delicato, ma sono ottimista, perché credo nella nostra professionalità e nella nostra capacità imprenditoriale di affrontare i cambiamenti, così come nella volontà reciproca di mantenere buoni rapporti con i consueti interlocutori istituzionali. L’esperienza ci porta a credere che le difficoltà siano foriere anche di nuove e interessanti opportunità”.

Fabrizio Franzini e la moglie Camilla Adorni con i figli Alessandra e Guido

“La storia di Villa Verde è intrinsecamente legata alla storia della città ed è parte dei cittadini reggiani” – spiega il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi – Nella comunità vi è la consapevolezza diffusa che Villa Verde, ancorché privata, sia un’istituzione pienamente innestata nel sistema delle politiche pubbliche della sanità locale”. E aggiunge: “Villa Verde è un organismo complesso, esempio di costante innovazione e rigenerazione, con una storia imprenditoriale e gestionale che va riconosciuta non solo a chi l’ha fondata, ma a tutti coloro chi ci hanno lavorato e l’hanno fatta crescere”. In merito alle difficoltà che la Sanità sta affrontando in questo periodo, lo stesso sindaco chiosa: “Villa Verde rappresenta un potente fattore di concreta attuazione di un concetto alto di integrazione socio-sanitaria tra pubblico e privato. Sono certo quindi che, facendo leva sullo spirito delle origini, insieme troveremo tutte le energie, le competenze e le capacità collaborative per riorganizzarci e affrontare anche i momenti più complicati”.

Anche il direttore generale dell’Azienda Ausl di Reggio Emilia, dott.ssa Cristina Marchesi, ribadisce l’importante punto di riferimento rappresentato da questa realtà nel sistema curante di questa provincia: “Villa Verde agisce in una logica di integrazione con spirito di collaborazione, mai di competizione, dimostrando grande capacità innovativa e di adattamento alle nuove esigenze, nella consapevolezza di essere in grado di rispondere pienamente ai bisogni dei cittadini”.

Giuliana Lusuardi, curatrice del libro pubblicato da Vittoria Maselli Editore, ha quindi illustrato l’impianto narrativo dell’opera che raccoglie numerose testimonianze di rappresentanti del mondo delle istituzioni che si sono confrontati negli anni con la Casa di Cura, ma soprattutto di coloro che hanno contribuito allo sviluppo di Villa Verde: dai medici, al personale amministrativo e tecnico, alle figure apicali che si sono succedute nel corso dei decenni “che hanno raccontato tanti aneddoti della loro esperienza professionale e di vita negli anni trascorsi in struttura, facendo trasparire di aver sentito e vissuto Villa Verde come una grande famiglia”.

Insomma, la storia di Villa Verde è un po’ la storia della città e dei reggiani. È questo a cui deve avere pensato il dottor Guido Franzini quando, nel 1957, allora primario di Chirurgia seconda dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, decise insieme ad alcuni colleghi di fondare la Casa di Cura.

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