
Falsa testimonianza e abuso d’ufficio. Sono i reati contestati dalla procura di Reggio al comandante della polizia municipale Antonio Russo a margine del processo per l’utilizzo indebito dell’autovelox in tangenziale. Nel registro degli indagati è stata iscritta anche una dirigente comunale, Battistina Giubbani, per omissione d’atti d’ufficio.
Sono tre gli agenti finiti a processo per abuso d’ufficio perché accusati di avere procurato un ingiusto vantaggio al Comune di Reggio utilizzando indebitamente l’autovelox tra il 18 marzo e l’8 giugno del 2009. Per l’accusa la presenza dello strumento non sarebbe stata adeguatamente segnalato agli automobilisti.
Gli agenti imputati sono l’ispettore Fabio Brindani, l’assistente Stefania Ferri e l’agente Alessandro Russo. Otto le parti civili tra orivati e legali rappresentanti di società sportive di Reggio e Parma.
Russo è stato indagato dopo aver dichiarato che gli agenti avevano eseguito i suoi ordini e la postazione scelta sarebbe stata l’unica possibile per ragioni di sicurezza; tesi smentita dalla polizia stradale. La dirigente comunale invece è finita nel registro degli indagati per non aver avviato il procedimento disciplinare d’ufficio a carico dei tre vigili, come previsto dalla legge