Firenze – Ultimo giorno in giallo prima delle feste. Scatta da domani in tutta Italia il lockdown natalizio. Dal 24 dicembre al 6 gennaio ristoranti, bar e pasticcerie richiuderanno i battenti, salvo che per l’asporto fino alle 22 o per le consegne a domicilio, mentre sarà bloccata la mobilità interregionale. Per dieci giorni saranno in vigore le regole della zona rossa e per quattro giorni quelle della zona arancione.
Ma in concreto, che cosa si potrà o non si potrà fare? Innanzitutto, nei giorni in rosso, festivi e prefestivi, sarà vietato uscire da casa se non per motivi di lavoro, salute o necessità da giustificare tramite autodichiarazione. In pratica si potrà uscire nel proprio comune ad esempio per andare a fare la spesa, andare in farmacia, tabaccheria, edicola o recarsi dal parrucchiere o in negozi che vendono beni considerati di necessità, così come si potrà sempre andare a messa.
Nei quattro giorni in arancione, cioè il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, si potrà invece uscire senza autodichiarazione ma nell’ambito del proprio comune e tutti i negozi saranno aperti. Giorni rossi o arancioni sarà sempre in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5.
Da ricordare, come riporta il sito del governo, che “fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati”.
LE DEROGHE
I cosiddetto decreto Natale ha introdotto tuttavia alcune importanti e fondamentali deroghe da tenere a mente. Chi vive nei piccoli comuni sotto i 5000 abitanti, nei giorni in arancione, potrà spostarsi ovunque nel raggio di 30 chilometri (dunque anche fuori regione) con il divieto di entrare nei capoluoghi di provincia.
Per tutta la durata del periodo festivo, dal 24 dicembre al 6 gennaio, come chiarito dal governo, sarà sempre possibile, salvo che nelle ore di coprifuoco notturno, per il nucleo familiare recarsi nelle seconde case. Nelle seconde case in comproprietà potrà recarsi però un solo nucleo familiare convivente.
Nello stesso periodo, a prescindere da bollini rossi o arancioni, due persone potranno spostarsi fuori dal comune, una volta al giorno, esclusivamente all’interno della regione in cui si vive, per andare a trovare parenti o amici sempre rispettando la regola del coprifuoco dalle 22 alle 5. Le due persone potranno portare con sé figli fino a 14 anni, disabili o non autosufficienti conviventi. Attenzione però: si potrà andare solo una volta al giorno in un’unica abitazione. Nello stessa giornata cioè, non si potrà fare il giro delle sette chiese, colazione con amici, pranzo con i nonni e merenda con i fratelli. Lo spostamento andrà giustificato indicando l’indirizzo di partenza e quello di arrivo.
I coniugi/partner che vivono lontani per lavoro o altre necessità potranno ricongiungersi grazie alla possibilità di rientro, in qualsiasi momento, nella residenza, domicilio e abitazione. Se per residenza o domicilio le cose sono abbastanza chiare un po’ meno lo sono per l’abitazione. Il governo, sul proprio sito, nello spazio dedicato alle domande frequenti, spiega che per abitazione si intende “il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuativi, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze”.
“Per fare un ulteriore esempio – spiega Palazzo Chigi – le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi”.
Proseguendo con le deroghe, sarà ancora possibile spostarsi (anche in altre regioni) per i genitori separati/affidatari che devono trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore.
Inoltre lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti, sarà consentito anche dal 21 al 6 gennaio, anche tra comuni/regioni in aree diverse, “ove non sia possibile – specifica il governo – assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione. Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente egli già assiste”.