Materiali del futuro: nuovo tessuto caldo come la pelliccia degli orsi polari

Raggiunge il potere  termico degli animali dei ghiacci

Grazie agli orsi polari sarà tra breve affrontare geli artici in tessuti tanto caldi quanto leggeri . Una équipe della Massachusetts  Amherst University , ispirandosi appunto agli orsi bianchi ha creato un nuovo tessile che imita il potere  termico della loro pelliccia. I risultati dei loro studi, pubblicati dalla rivista ACS Applied Materials and Interfaces, hanno già portato alla creazione di una start up che vuole sviluppare le  potenzialità di un tessuto che assicura una grande calore ma é più leggere del cotone del 30%.

Come riferisce la rivista « GEO » , la pelliccia dell’orso polare è oggetto di studio dal 1940. Da oltre mezzo secolo dunque si è cercato di scoprire il segreto di questa pelliccia che consente agli orsi polari di affrontare temperature glaciali dalla media invernale di -45 gradi. Per anni ci si è chiesti se era una questione di lunghezza del pelo o del suo spessore o della sua densità. Finché ora si è scoperto che in realtà non è la sola pelliccia a garantire il calore ma tutto un sistema in cui gli altri elementi determinanti sono la luce e la pelle nera che si trova sotto il pelame . I peli bianchi della peliccia formano, sotto il sole,  come delle fibre ottiche naturali che trasmettono la luce direttamente alla sottostante pelle scura che si scalda. Il pelame poi impedisce poi  al calore di  disperdersi.

Scoperto il mistero, i chimici dell’università americana hanno ricreato in laboratorio le stesse condizioni termiche sovrapponendo uno strato che come il pelame conduce la luce a quello nero che prende il calore grazie all’applicazione di un nuovo materiale, il Pedot, a fibre di nylon. Il nuovo tessuto mantiene una buona temperatura anche quando il termometro scende al di sotto dello 0 a patto però che il sole brilli nel cielo. Anche se, secondo i chimici che lo hanno tenuto a battesimo, dovrebbe garantire tepore anche con l’illuminazione interna delle case.

Negli ultimi tempi si stanno moltiplicando le ricerche sulle orme della « bioispirazione » cioè creare nuove teconolgie ispirandosi alla ricca fauna e flora presente sul nostro pianeta.

La ricerca di nuovi tessuti che tengano conto della biodivesità, dell’inquinamento , del riciclaggio e dell’impatto sociale sulle comunità che li producono è intensissima. L’industria dell’abbigliamento è responsabile tra l’8 e il 10%  delle emissioni di gas a effetto serra.

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