Indennizzi da 2mila 500 euro per bar e ristoranti colpiti dal lockdown

Firenze – I soldi, provengono dal governo, stanziati dal decreto legge 157 del 30 novembre che ha previsto 250 milioni, tradotti, per la Toscana, in 20milioni; i beneficiari, sono bar e ristoranti che abbiano avuto una perdita del 50% fra gennaio e novembre del fatturato, misurato sulla normale attività. La somma, 2.500 euro, uguale per tutti.  Per quanto riguarda le richieste, vige la cronologia, nel senso che il richiedente, dopo aver esibito l’autocertificazione, unico documento richiesto,  viene “liquidato” secondo l’ordine di arrivo. Fino al raggiungimento del tetto.  L’operazione riguarda almeno 20mila operatori in Toscana. .

“Da giorni – ha spiegato Giani – avevamo in mente questa misura, ma abbiamo deciso di formalizzarla solo dopo aver visto, nella giornata di ieri, un orientamento decisamente favorevole  alla conversione in legge dei decreto cosiddetto ‘ristoro’ da parte del Parlamento. In questa situazione, anche prima della approvazione definitiva, abbiamo deciso di rompere gli indugi e varare questo provvedimento offrendo così  in tempi brevi e una opportunità a una categoria precisa, che potrà attivarla con modalità il più possibile semplificate anche perché i tempi per impegnare questi fondi sono molto ristretti: dobbiamo far tutto entro il 2020”.

“Le risorse di questo fondo – ha aggiunto Marras – sono destinate alla spesa corrente e non potrebbero essere utilizzate per investimenti. Il presidente ha quindi giustamente pensato di destinarle a un settore, quello della somministrazione, che ha avuto perdite notevolissime.
E’ un intervento che definirei solidale, il cui iter sarà rapidissimo. Dopo un confronto con le associazioni di categoria, lunedì porterò la delibera in giunta e già martedì sarà pronto il decreto che ci permetterà di indire il bando”.

Lo strumento messo in campo, secondo quanto spiega Marras, ha la caratteristica di essere semplice, rapido, ma anche di dare sollievo in buona sostanza alle piccole imprese.

Intanto, soddisfazione viene espressa  da Fipe-Confcommercio e Fiepet Confesercenti , che plaudono all’iniziativa della Regione Toscana. 

“È il primo tassello di un rinnovato impegno di Giani, che arriva dopo l’incontro di ieri (martedì 15 dicembre) con le associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti. Una risposta immediata alle nostre sollecitazioni, segno di attenzione per le imprese che rappresentiamo”, dicono in una nota congiunta i presidenti regionali di Fipe Aldo Cursano e Fiepet Franco Brogi, che insieme sottolineano il “valore dell’unità della categoria, che può portare veri risultati per un comparto fortemente in crisi, evitando fughe in avanti e uscendo dalla logica di chi urla di più”.

Aldo Cursano / Foto Marco Mori/New Press Photo

 “Naturalmente – proseguono i due presidenti nella nota – questo è solo un primo atto. Le nostre associazioni manterranno alto il confronto al tavolo di crisi varato proprio il 15 dicembre dalla Regione Toscana. Ci adopereremo inoltre, non appena la Regione fisserà i criteri di assegnazione dei contributi, a far accedere quante più imprese possibile a queste pur minime forme di indennizzo”.

Sul punto, il presidente regionale di Fipe, Aldo Cursano, sottolinea: “Una goccia in un mare di necessità….. ma quella goccia c’è. Tuttavia, ricordiamo che chiuderemo i nostri bilanci in profondo rosso, dal momento che siamo stati impediti o fortemente condizionati nel nostro lavoro. La responsabilità non è assolutamente a noi imputabile o riconducibile, quindi si rende necessario trovare una soluzione politica ed economica che possa congelare o sospendere gli effetti di questo anno orribilis.  Altrimenti tutto il sistema delle piccole e medie imprese rischia di saltare!”.

 

 

 

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