Firenze – Il Premio intitolato a Lorenzo Bargellini, uno dei protagonisti più significativi e conosciuti della battaglia politica per gli ultimi, gli esclusi, per chi non ce la faceva a reggere il ritmo di una città sempre più forsennatamente vetrina, sta per partire: lo annuncia, in un incontro con la stampa che si è tenuto stamattina, il comitato promotore, costituito dalla famiglia Bargellini con Archivio Il Sessantotto, Fondazione Giovanni Michelucci, Istituto Ernesto de Martino, Cambio. Rivista sulle trasformazioni sociali, Massimo Cervelli, Maurizio Lampronti, Stefano Sbolgi e Giuseppe Cazzato (Confederazione Cobas), Angela Perulli e Sabrina Tosi Cambini (Università di Firenze).
Il Premio verrà attribuito per tesi di laurea magistrale e di dottorato sui temi dell’ inclusione sociale, dell’abitare e dell’immigrazione. Le date per la partecipazione al bando vanno dal 20 novembre 2018 al 15 febbraio 2019, con premiazione 4 giugno 2019.
Il ruolo che ha avuto Lorenzo Bargellini nelle lotte degli ultimi 40 anni, in particolare a Firenze ma non solo, è difficilmente paragonabile ad altre vicende esistenziali politiche. Scelte personali e pubbliche lo hanno infatti fatto diventare ben presto un punto di riferimento per l’intera città, per tutti coloro che sentivano sulla propria pelle il morso dell’iniquità di un sistema sempre più escludente. Senza differenze etniche o religiose.
Il punto, dice Giuseppe Cazzato (Cobas) è che questo premio non rappresenta una commemorazione, quanto piuttosto un ponte verso il futuro. “Un premio di struggente attualità – dice – in riferimento a ciò che accade sullo scenario nazionale. Un attacco con derive securitarie che si esprime proprio nell’ambito di ciò di cui si è occupato Lorenzo”. Da qui, la “necessità quasi, di un’iniziativa che riproponga la figura di Lorenzo e il suo agire”, vale a dire l’impegno, l’analisi per l’inclusione dei deboli, le politiche abitative, i migranti. E di rilancio delle tematiche di cui Lorenzo Bargellini si è sempre occupato, parla anche il presidente della Fondazione Michelucci Andrea Aleardi, che sottolinea come la Fondazione abbia partecipato “di buon cuore” alla nascita di questa iniziativa, con l’Istituto De Martino, Archivio il Sessantotto, l’Università di Firenze. Nessuna commemorazione, ma rilancio delle tematiche di cui “Lorenzo si è sempre occupato”. E spetta proprio al presidente dell’Archivio il Sessantotto, Maurizio Lampronti, ricordare la tenacia di Lorenzo Bargellini, che inizia di lontano, prima della nascita del Movimento di Lotta per la Casa, per le strade di una Firenze scossa dalla contestazione, durante gli anni terribili a cavallo fra il ’77 e i primi anni ’80, quando Lorenzo e i suoi compagni ricreano presidi di socializzazione in Santa Croce, contro lo scoppio dell’eroina, del disimpegno, delle morti per overdose e dello spaccio. Prodromo, infine, del Movimento e del suo affermarsi come interlocutore verso il “potere”, e come riferimento per i ceti popolari cittadini.
E se il clima sembra andare da tutt’altra parte, con la sottolineatura dei profili illegali delle occupazioni anche da parte di settori della sinistra o tale se dicente, l’esperienza di Lorenzo Bargellini, con occupazioni di edifici dismessi da anni, di carattere pubblico, ha assolto senz’altro almeno a due profili, come viene sottolineato nella presentazione del premio: da un lato, la crescita di un processo di autodeterminazione, dall’altra e di pari passo, l’affermarsi, nella coscienza di strati poveri o poverissimi o perlomeno a disagio forte, della “soggettività politica”, del loro essere. Fino alle esperienze che hanno portato alle autogestioni e alla politica dell’autorecupero. Temi fuori moda, o che vanno contro la linea corrente? Non importa. Dal gruppo di spettatori, la risposta all’obiezione è forte e chiara. “Pensare a politiche di ordine pubblico, di sgombero, di repressione per risolvere problematiche sociali è segnale di un’analisi che si ferma all’oggi. L’esempio delle azioni e delle analisi di Lorenzo sono a lungo termine”.
E’ Donato Bargellini, il fratello maggiore, che rappresenta la famiglia, a parlare dell’oggi. “Mi sembra che, ad oggi, una situazione come quella che faceva riferimento a Lorenzo, sia piuttosto carente, sfrangiata, non solo nel panorama politico fiorentino, che d’altro canto non conosco benissimo (mi sto riferendo, ad esempio, alla sussistenza dei movimenti, dei gruppi politici …) ma rientra nel vuoto generale del mondo della sinistra”. E per il futuro? Intanto, il rilancio della tematica, attraverso il premio, con l’obiettivo di “scovare” non solo studiosi che si siano o si dedichino ai temi portatori, ma anche analisi e confronti critici. Perché è questo, alla fine, il modo, come dice Donato Bargellini, “di far vivere l’anima di Lorenzo”.
Il Premio “Lorenzo Bargellini”
Finalità – Il Premio 2019 si propone di portare all’attenzione pubblica le tematiche della inclusione sociale, dell’abitare e dell’immigrazione attraverso i lavori di tesi di allievi dei corsi di laurea magistrale e di dottorato che affrontino questi temi con intelligenza critica e capacità innovativa.
Requisiti – Le tesi di Laurea magistrale o dottorale sui temi sopra descritti, dovranno essere inedite e discusse in un’università italiana o straniera negli ultimi tre anni, ovvero tra il 1 gennaio 2016 e la scadenza del bando al 15 febbraio 2019.
Al riconoscimento del Premio è associata la pubblicazione digitale edita dalla Firenze University Press del lavoro di tesi proposto, distribuita sulla pagina web della Rivista “Cambio. Rivista sulle trasformazioni sociali” e diffusa sui siti istituzionali dei promotori, insieme a una borsa di 1.500 euro finanziata dalla famiglia, dagli Enti promotori e da Cobas Firenze.
Come partecipare – La domanda di partecipazione al Premio 2019 dovrà pervenire entro e non oltre venerdì 15 febbraio 2019.
I concorrenti dovranno fornire entro tale data la seguente documentazione:
domanda di partecipazione su carta libera con:
dati anagrafici e fiscali (per i cittadini stranieri, una dichiarazione di domicilio fiscale)
informazioni di contatto: indirizzo, e-mail e numero telefonico
titolo e breve abstract del lavoro di tesi proposto (max 1000 car. spazi inclusi)
copia della tesi di laurea in formato pdf, in allegato alla mail sino a 10 Mb o se superiore scaricabile tramite link su dropbox o simili.
La spedizione deve essere effettuata esclusivamente via e-mail al seguente indirizzo: premiolorenzobargellini@gmail.com
La Commissione giudicatrice del Premio 2019, il cui giudizio insindacabile sarà deliberato entro il 15 maggio 2019, è composta da:
Angela Perulli, sociologa, Università di Firenze
Salvatore Palidda, sociologo, Università di Genova
Corrado Marcetti, architetto Coordinatore del Comitato Scientifico della Fondazione Michelucci
Dimitri D’Andrea, filosofo politico e Coordinatore del dottorato in Mutamento politico e sociale, Università di Firenze e di Torino
Donato Bargellini, rappresentante della famiglia
Coordina i lavori per il Premio: Sabrina Tosi Cambini, antropologa sociale-culturale, Università di Firenze.
La proclamazione e la consegna del Premio 2019, con una presentazione pubblica da parte dell’autore del lavoro di tesi e una tavola rotonda con i membri della Commissione, si terrà sabato 4 giugno 2019 in sede da definire.
Per informazioni scrivere a: premiolorenzobargellini@gmail.com