Il Gabinetto Vieusseux: un nuovo ruolo per gli istituti culturali

Parla il presidente Riccardo Nencini

Lo storico Gabinetto Vieusseux, duecento anni compiuti da poco, l’Istituto caro ad Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi, che dal tempo di Alessandro Bonsanti risiede in Palazzo Strozzi ed è promotore di varie iniziative culturali come presentazioni di libri, mostre, conferenze e convegni, ha un nuovo presidente, Riccardo Nencini, e un programma importante rivolto all’innovazione e, soprattutto, ai giovani.

Riccardo Nencini, dalla grande esperienza istituzionale e culturale, già senatore, sottosegretario di Stato, presidente della Commissione cultura al Senato e presidente del Consiglio regionale della Toscana, succede ad Alba Donati, intellettuale di rilievo, e già si preannunciano radicali cambiamenti, presentati in un incontro al quale hanno preso parte il sindaco di Firenze, Dario Nardella e il direttore Michele Rossi.

Il neo presidente, con il nuovo prestigioso incarico ha dato il via alla pianificazione di un progetto che si rifà agli intenti iniziali del Gabinetto Vieusseux.

Riccardo Nencini quali sono?

“La riscoperta delle origini, quando il Gabinetto Vieusseux era un luogo di incontro tra diversità culturali europee, e un luogo dove “si lanciavano” letterati e scienziati che erano all’inizio della loro attività letteraria quindi non erano ancora coloro che ci avrebbero emozionato e mosso i nostri sentimenti con le loro opere letterarie o scientifiche”.

Tornare alle origini significa riscoprire il ruolo culturale del Gabinetto Vieusseux…

“Il Gabinetto Vieusseux, in questi ultimi anni ha soprattutto raccolto patrimoni letterari straordinari. Gli ultimi che ricordavamo sono Arbasino, Magris, oggi siamo in trattativa per il fondo Citati ed altri, ma questa attività che è fatta di raccolta, di catalogazione, digitalizzazione etc, bisogna aggiungerne un’altra che è appunto quella delle origini. E quindi far rivivere in una città che è uno dei centri del mondo, anche un’attività di natura culturale che le sia propria. Siccome è rimasto uno dei pochi luoghi della cultura fiorentina nel mondo, bisogna pensare a un solo Rinascimento”.

Ha un sogno che vorrebbe realizzare durante questo suo incarico?

“Si, sono due. Il primo è aiutare nella scoperta di nuovi talenti letterari. Il secondo è coinvolgere i ragazzi e ragazze di vent’anni. Ho fatto un primo incontro con loro tre giorni fa, non conoscevano il Gabinetto Vieusseux sono venuti e sono rimasti affascinati. Ecco bisogna dare questa possibilità a chi la vuole cogliere”.

Non solo trattative per acquisire il Fondo Pietro Citati. Lo straordinario valore del Gabinetto è nella sua ricca storia, i beni di alta qualità letteraria che raccoglie. La sua biblioteca è conosciuta ovunque in Europa. Le sue radici sono rappresentate dalla vivacità dei confronti letterari, le relazioni internazionali e il riconoscimento di parole e testi nelle loro nuove forme. Il vento fertile della contemporaneità apre le porte alle nuove generazioni di scrittori, coinvolge i giovani catalizzando la sua presenza nel territorio ed espandendosi nel mondo.

Insieme alle attività tradizionali, crescono i lavori di digitalizzazione, catalogazione, conservazione e valorizzazione dello straordinario patrimonio otto-novecentesco negli spazi di Palazzo Strozzi, Palazzo Corsini-Suarez e il magazzino di Viale Guidoni. Continua la catalogazione di alcuni importanti Fondi dell’Archivio Contemporaneo come Alberto Arbasino, Claudio Magris, Marisa Madieri, Silvio Branzi, Vasco Pratolini e Adolfo Orvieto, e di indicizzazione del Copialettere di Vieusseux.

Ma altre fondamentali attività nascono dalla scelta precisa di avvicinare e appassionare i giovani. Le iniziative sono molte e comprendono:

“Alle sette”: aperitivo con scrittori. Sette appuntamenti, inseriti nel programma dell’Estate Fiorentina, con noti scrittori e intellettuali italiani come Vittorio Emanuele Parsi, Franco Cardini, Aldo Schiavone e altri, in collaborazione con Libraccio Firenze, tutti i martedì a partire dalla metà di giugno alle Serre Torrigiani di Firenze. Nell’inverno si terranno all’interno di Palazzo Strozzi.

La prima iniziativa si terrà mercoledì 14 giugno 2023 alla Piazza dei Tre Re, invece i successivi martedì, dal 20 giugno al 25 luglio 2023, alle Serre Torrigiani.

100 scatti. Lettura di brani da parte di studenti e scrittori di frammenti di opere letterarie degli scrittori più significativi che sono stati soci o hanno avuto relazioni col Gabinetto Vieusseux. I brani saranno messi in Rete coinvolgendo anche influencer.

Sciacquare in Arno. Redazione, con il coinvolgimento di studiosi e giovani, di un vocabolario on line della lingua italiana attuale, in collaborazione con l’Accademia della Crusca e la Regione Toscana.

Incontri nelle scuole fiorentine, dove alcuni scrittori racconteranno come si scrive un romanzo con il coordinamento della scrittrice Nadia Terranova.

Incontri, dal prossimo autunno, con università americane a Firenze.

Rilancio della storica rivista quadrimestrale Antologia Vieusseux, con le copertine affidate a pittori. E valorizzazione di nuove scrittrici e nuovi scrittori. Ma anche artisti come Ugo Nespolo e Marcello Lo Giudice sono anche scrittori nell’attività del Gabinetto.

Infine, oltre agli accordi con musei italiani e stranieri, tra le più evidenti innovazioni sarà coinvolto anche il sito web del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, realizzato con tecnologie avanzate per garantire la conoscenza e consultazione del suo patrimonio culturale a livello internazionale. Per questo è stato messo a punto un contemporaneo Stendhal, l’assistente virtuale che potrà rispondere alle curiosità degli utenti in ben 14 lingue. Presto sarà costituito un gruppo di Amici del Vieusseux, che partecipa attivamente e sostiene i progetti del Gabinetto.

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