I dieci prefetti toscani oggi a Firenze

Emergenza profughi del Nord Africa, Stazione unica appaltante, sfratti, piani provinciali per la ricerca delle persone scomparse: sono questi i principali argomenti su cui hanno discusso i prefetti della Toscana che si sono riuniti oggi a Palazzo Medici Riccardi. “ Un momento di riflessione – ha detto il prefetto Luigi Varratta – su alcune tematiche comuni per adottare un indirizzo operativo uniforme su tutto il territorio regionale”. All’incontro erano presenti i prefetti di Arezzo Saverio Ordine, di Grosseto Marco Valentini, di Livorno Tiziana Giovanna Costantino, di Lucca Giovanna Stefania Cagliostro, di Massa Carrara Giuseppe Merendino, di Pisa Francesco Tagliente, di Pistoia Mauro Lubatti, di Prato Maria Guia Federico e di Siena Renato Saccone.

Al primo punto dell’ordine del giorno la questione dei migranti del Nord Africa. Il 31 dicembre scorso è cessato lo stato di emergenza, ma la competenze delle Prefetture sono state prorogate fino al 28 febbraio. I prefetti hanno fatto il punto e deciso come procedere nelle prossime settimane. In ogni provincia sono state rinegoziate le convenzioni per l’accoglienza dei profughi nelle varie strutture. Ora si studieranno, d’intesa con la Regione Toscana e gli enti locali, i percorsi più idonei per accompagnare gli stranieri fuori dai centri che li ospitano, anche con eventuali progetti di  inserimento lavorativo e abitativo.

Si è parlato poi della possibilità di avviare in Toscana le Stazioni Uniche Appaltanti, i centri per la gestione degli appalti pubblici e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose. Si tratta di  organismi che accentrano le varie procedure di gara in modo da assicurare la regolarità dei contratti pubblici, secondo principi di economicità ed efficienza, evitando sovrapposizioni di competenze. L’argomento era già stato affrontato nel corso della conferenza regionale sulla sicurezza che si è tenuta a Firenze nell’ottobre del 2012. Queste strutture possono avere un’operatività regionale, provinciale e comunale e i prefetti hanno stabilito di sondare i rispettivi ambiti territoriali per conoscere quale tipo di soluzione sia preferibile da parte dei vari soggetti interessati. A questo scopo verrà costituito un gruppo di lavoro, composto da funzionari di tutte le prefetture, che verificherà le proposte più percorribili e maturare così un “modello toscano “ di SUA.

Si è fatto quindi il punto sulla pianificazione per la ricerca delle persone scomparse. E’ operativa dal 29 novembre scorso una legge che prevede la redazione in ogni provincia di piani per omogeneizzare le modalità di indagine e raccordare meglio le istituzioni e gli enti coinvolti nelle operazioni di ricerca. In Prefettura a Firenze il piano è in corso di elaborazione e sarà pronto tra qualche settimana.

I prefetti infine hanno affrontato ancora una volta le problematiche del disagio abitativo e dell’esecuzione degli sfratti, in particolare di quelli legati alle occupazioni abusive.

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