Pisa – Un grande giorno per la Toscana: l’ha definita così, il governatore Enrico Rossi, la giornata odierna, quella in cui la fusione fra i due aeroporti toscani di Pisa e Firenze diventa realtà. “Sono convinto di aver fatto una delle scelte più importanti per Pisa, per Firenze e per tutta la regione – sottolinea Rossi – mettere insieme i due aeroporti ci fa diventare un riferimento nazionale e la pista di 3 chilometri che ha Pisa potrà rappresentare un elemento di attrazione per vettori intercontinentali più di quanto non sia avvenuto finora. Pisa può fare i volumi e Firenze può fare i margini. Abbiamo un piano di sviluppo che ci porta a soddisfare la previsione delle esigenze del traffico aereo nei prossimi anni, fino all’obiettivo di 11 milioni di passeggeri. È un grande obiettivo che abbiamo raggiunto e sono convinto “.
Il presidente della Regione Toscana ha parlato così all’assemblea dei soci Sat che, riunita oggi a Pisa, ha deliberato con il 99,96 per cento del valore azionario la fusione con Adf. L’Assemblea ha approvato, senza apportare modifiche o integrazioni, il progetto di Fusione deliberato in data 19 dicembre 2014 dai Consigli di Amministrazione di SAT e AdF. Tale progetto di Fusione è stato approvato anche dall’Assemblea straordinaria di AdF del 9 febbraio 2015.
È previsto -afferma una nota della Sat – che la Fusione si realizzi mediante un aumento del capitale sociale di SAT con emissione di nuove azioni ordinarie da offrire in concambio agli azionisti di AdF con la conseguente estinzione di AdF in SAT. Il rapporto di cambio è stato fissato nella misura di 0,9687 azioni ordinarie SAT per ogni azione ordinaria AdF (il “Rapporto di Cambio”). Tale Rapporto di Cambio implica un valore economico del 100% di SAT superiore di circa il 13% rispetto al valore economico del 100% di AdF. Il progetto di Fusione è stato redatto sulla base delle situazioni patrimoniali di SAT e AdF riferite alla data del 30 giugno 2014 e, segnatamente, delle relazioni finanziarie semestrali relative al primo semestre 2014, approvate dai Consigli di Amministrazione di SAT e AdF rispettivamente in data 29 agosto e 29 luglio 2014. Tra la data di approvazione del progetto di Fusione e la data odierna non sono intervenute modifiche rilevanti dell’attivo e del passivo di SAT e AdF.
Polemiche, previsioni sull’area fiorentina “che non stanno né in cielo né in terra”, tutto liquidato da Rossi che invece ricorda l’esempio degli aeroporti pugliesi, “non posso che ammirare l’azione del presidente Vendola – afferma – che riesce a trasferire ogni anno 15 milioni ai vettori attraverso un’operazione di promozione della regione che a me, finora, non è mai riuscita. Per non dire che l’aeroporto di Bari è stato finanziato con i fondi europei e altri interventi con i fondi Fas”.
“Con questa scelta – ha ribadito – portiamo la Toscana verso il futuro. Siamo la regione del manifatturiero, del turismo, della ricerca, della cultura. Una regione che ha bisogno di avere i due aeroporti integrati e in sviluppo. In questo modo saremo collegati con il mondo. Se invece staremo fermi, se ognuno continuerà a giocare per conto proprio rischiamo di essere spiazzati. Non è un caso che il presidente della Camera di commercio di Bologna abbia dichiarato che la fusione degli aeroporti di Firenze Pisa rappresenta per l’Emila una ‘conglomerazione micidiale’. Non voglio essere ‘micidiale’ con nessuno – ha concluso Rossi-, però tra sviluppare gli aeroporti della Toscana e lasciare agli altri lo sviluppo aeroportuale preferisco che si sviluppi la Toscana. Prima di tutto per il lavoro, perché questa è la nostra principale preoccupazione”.