LIVORNO – «I soldi? Li ho trovati per terra», così ha tentato di giustificarsi con i carabinieri Fabrizio Pescini, responsabile dell’ufficio tecnico di finanza delle Dogane di Livorno, quando gli agenti gli hanno trovato in tasca la bustarella che aveva ricevuto da un tecnico della ditta. La scorsa primavera un’azienda di Bolzano aveva chiesto di realizzare due impianti fotovoltaici a Suvereto (Livorno) e, per questo, aveva chiesto l’autorizzazione all’Agenzia delle Dogane, ente che dipende dal Ministero delle Finanze e si occupa della gestione del sistema doganale e del pagamento delle accise. Il cinquantanovenne funzionario, però, ha fatto passare, senza motivi particolari, delle settimane prima di prendere in analisi la richiesta. Poi, al momento della verifica, ha chiesto 2.000 euro di tangente per garantire all’azienda il recupero dei 95.000 euro di energia che, nel frattempo, aveva immesso in rete. Dopo che i rappresentanti della ditta bolzanese si sono rivolti alla polizia, hanno concordato un incontro con Pescini per la consegna della bustarella. Dopo aver ritirato i 2.000 euro, però, il funzionario statale ha trovato davanti a sé i carabinieri di Livorno, che l’hanno arrestato con l’accusa di concussione.
8 Settembre 2011
Funzionario statale arrestato per concussione a Livorno
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