Firenze, housing sociale al “Casone”, oltre 80 appartamenti ad affitto calmierato

Firenze – Oltre 4mila metri quadrati di struttura semi costruita e abbandonata da anni, verranno recuperati alll’housing sociale. L’edificio di cui si sta parlando si trova in via dell’Osteria, alle Piagge, ed è noto col nome di “Casone”. La struttura è  ricaduta in una procedura di concordato e poi abbandonata. Per questo il recupero del complesso immobiliare ha un grande valore sociale contribuendo a migliorare le condizioni ambientali di tutta la zona. A occuparsi dell’intervento sono diversi soggetti che operano nell’ambito dell’ housing sociale, per un investimento di una decina di milioni di euro, condotta dal Fondo Housing Toscano a valle di un’ attività di analisi e ricerca operata dalla Fondazione CR Firenze che partecipa al Fondo Housing Toscano con una quota di 10 milioni di euro. L’operazione è stata presentata stamani in Palazzo Vecchio da Dario Nardella, Sindaco di Firenze; Umberto Tombari, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze; Sara Funaro, Assessore al Welfare del Comune di Firenze; Paola Delmonte, Direttore Responsabile Social Housing di CDP Investimenti Sgr; Fabio Carlozzo, Managing Director Development & Social Housing InvestiRE sgr; Stefano Tossani, Presidente Abitare Toscana.

I lavori per il completamento dell’immobile prenderanno a fine anno e l’intervento dovrebbe essere completato in circa 18 mesi. L’edificio è disposto su quattro piani, è suddiviso in 83 appartamenti di dimensioni diverse, ha un’autorimessa al piano interrato e 17 posti auto esterni. Sarà interamente destinato a locazione convenzionata. Saranno alloggi ad affitto calmierato rivolti alla cosiddetta ‘fascia grigia’ che si colloca tra gli alloggi Erp e quelli sul mercato. Requisiti di accesso e relativi canoni saranno definiti appena sarà concluso l’accordo per i Patti territoriali.

Il complesso è stato acquistato all’asta dalla società Investire SGR per conto del Fondo Housing Toscano, di cui sono quotisti per il 70% il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA) gestito da CDP Investimenti Sgr (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) e, per il restante 30%, da Fondazione CR Firenze, Fondazione CR Prato, Regione Toscana, Fondazione CR Livorno, Unipol Sai, alcune cooperative toscane promotrici del Fondo, Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Firenze e Coopfond – Fondo Mutualistico Lega Coop. CDP Investimenti Sgr, per conto del FIA (sottoscritto da Cassa Depositi e Prestiti, MIT, banche, assicurazioni ed enti previdenziali), investe nel Fondo Housing Toscano con un moltiplicatore di risorse pari a 2,33 volte rispetto alle quote sottoscritte dagli altri investitori del Fondo. Abitare Toscana è il gestore sociale incaricato da Investire SGR per la gestione dell’immobile.
“Con questa operazione, resa possibile grazie alla Fondazione CR Firenze e alle varie realtà coinvolte nel progetto – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – si conclude il recupero dell’immobile di via dell’Osteria che viene così riconsegnato alla città con una finalità importante: quella dell’housing sociale. Nel febbraio 2016, con lo smantellamento dell’insediamento abusivo nelle baracche che un tempo ospitavano gli operai addetti alla realizzazione di un vicino complesso residenziale, siamo riusciti a dare una prima risposta alle richieste dei cittadini, mentre adesso con il cantiere che riparte si va a sanare definitivamente una situazione di degrado che va avanti da anni”.

Del resto, sottolinea il sindaco, il problema cui l’operazione vorrebbe dare risposta è quello delle famiglie che stanno sul filo del “rischio povertà”: vale a dire, in disagio economico ma non abbastanza povere da poter accedere al bando per le case popolari. Per quanto riguarda il problema delle case popolari tout court, ,spiega ancora Narella, è stato preso in considerazione attenta dall’amministrazione fiorentina, che ha già messo sul tavolo 570 nuovi alloggi sui mille promessi. E i progetti stanno andando avanti.

“Questo nuovo importante intervento – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Cr Firenze Umberto Tombari – ha davvero molti motivi per essere considerato un modello di sinergia pubblico-privata al servizio del territorio. E’ rigeneratore di un quartiere importante per la città, conferma il ruolo della nostra Fondazione quale prezioso ‘scouting’ e facilitatore di processi e procedure complesse e, soprattutto, ribadisce il nostro impegno verso progetti di housing sociale di fortissimo impatto. Lo dimostrano questi dati, davvero significativi: escludendo, ovviamente i 10 milioni di adesione al Fondo Housing Toscano, dal 2010 ad oggi la Fondazione ha stanziato per questo settore circa 4 milioni e mezzo di euro; ha contribuito a ristrutturare sette immobili che hanno consentito di recuperare oltre 700 appartamenti che sono a disposizione di altrettante famiglie. Gran parte di questi immobili sono di proprietà della Fondazione comitato case ad uso degli indigenti di Firenze, un antico sodalizio con cui collaboriamo da anni con reciproca soddisfazione. Ricordo infine il nostro contributo di due milioni e mezzo di euro alla costruzione della Casa della carità gestita dalla Caritas, che sta nascendo nel quartiere di Novoli e che è sostenuta anche dalla Diocesi e dalla Conferenza Episcopale Italiana”.

“Per noi questi alloggi – ha detto l’Assessore al welfare Sara Funaro – sono una risposta importante per far fronte all’emergenza abitativa, una risposta resa possibile anche grazie all’attenzione che la Fondazione CR Firenze continua ad avere per il sociale. Avere sul mercato, oltre agli alloggi popolari, altri appartamenti a canone calmierato ci consente di offrire risposte variegate a chi non ha una casa e ci mette in condizione di dare una risposta alle persone della cosiddetta ‘fascia grigia’. Il tema dell’abitare è una nostra priorità e continueremo a lavorare per dare risposte alle famiglie che hanno bisogno”.
“Gli investitori istituzionali locali – ha osservato Fabio Carlozzo, Managing Director Development & Social Housing InvestiRE sgr – partecipando al Fondo Housing Toscano, hanno attivato l’effetto moltiplicatore del Fondo Investimenti per l’Abitare: per ogni euro che la Fondazione CR Firenze ha impegnato nel Fondo, CDP Investimenti tramite il FIA, ne ha aggiunti 2,33. Così i 10 milioni di euro della Fondazione sono diventati oltre 33 milioni di euro di investimenti destinati a realizzare nei prossimi 24 mesi circa 300 nuovi alloggi sociali nella città metropolitana di Firenze’’.
I requisiti di accesso e i  relativi canoni saranno definiti appena sarà concluso l’accordo per i Patti territoriali.

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