Firenze – Riduzione del 3,6% per l’export toscano nel 2013: 31,2 miliardi di euro la quota di esportazioni raggiunta, con una conseguente diminuzione della quota regionale sull’export nazionale (8,1%), anche se rimane la quinta regione italiana per valore delle esportazioni. Scendono dell’8,4% anche le importazioni.
Lo studio da cui emergono i dati è il 28esimo Rapporto annuale sul commercio estero dell’Ice, “L’Italia nell’Economia internazionale 2013-2014”. E anche i primi mesi del 2014 non sembrano incoraggianti, dal momento che registrano ancora uno scivolone, -4,2% rispetto allo stesso periodo del 2013. In calo anche le importazioni (-3,3%).
Qualche spiraglio positivo giunge invece nel primo trimestre dalla moda, con l’abbigliamento che segna +7,9% e la pelle +5,5%. Buono anche il dato del tessile +9,7%.
L’analisi del commercio nel 2013 per settori rivela che una delle cause cui è imputabile buona parte della responsabilità della contrazione del’export è il crollo delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, in particolare l’oro, che non è più considerato un bene rifugio: la riduzione delle vendite all’estero è calata di oltre il 40%. Un calo che spiega anche la forte contrazione dei flussi destinati alla Svizzera (-35,1%).
Gli oggetti di gioielleria e oreficeria vedono invece una crescita delle esportazioni, che raggiungono i 2,2 miliardi di euro (19,9% in più) e rappresentano circa un terzo dell’export nazionale del settore.
In discesa anche l’export di coke e prodotti petroliferi raffinati(-13,7%), apparecchi elettrici (-3,6%), autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (-14,5%) e mobili (-1,2%). Buoni i dati anche dei settori che riguardano la meccanica (+6,9%), i prodotti alimentari, bevande e tabacco (+9,9%).
I Paesi in cui si registra la flessione delle vendite del made in Toscana sono l’Unione Europea (-4,3%), in particolare Francia (-11,9%) e Spagna (-7,2%). Sono aumentate invece le esportazioni verso gli Stati Uniti (+1,7%) ma sono tuttavia in calo rispetto al 2012. Africa settentrionale e Asia Orientale hanno avuto tassi di crescita “a sorpresa”rispettivamente del 46% e dell’8,2%.
Male anche il settore servizi, in cui la Toscana ha registrato un tasso di variazione negativo nelle vendite (-1,1%) e una forte contrazione negli acquisti (-22,7%). Nel 2013 la nostra regione è stata la quarta regione italiana per numero di operatori all’esportazione, pari a 20.266 unità, in lieve riduzione rispetto al 2012 (-2,8%).