Firenze – E’ l’Associazione Ponte Vecchio, col patrocinio della Regione Toscana, ad organizzare l’evento di solidarietà che si tiene oggi, domenica 21 maggio, sul greto dell’Arno, un pranzo con vista su quello che è stato definito “il più bel ponte del mondo”. La spazio è stato dato dalla Società dei Canottieri, e l’occasione è la conferma, con un altro tassello che coinvolge la città nel pieno del suo cuore storico, di un’azione di solidarietà concreta che da mesi sta mettendo a stretto contatto l’associazione fiorentina con la comunità di Grisciano.
“Fin dall’inizio abbiamo pensato che rivolgersi alla Regione sarebbe stata la scelta più appropriata – dice la presidente dell’Associazione Laura Giannoni Peruzzi– in quanto ci piaceva fosse proprio la Toscana come territorio ad esprimere la vicinanza a Grisciano, inviando il messaggio di solidarietà fra Firenze e la Toscana e la comunità così tremendamente colpita dall’evento sismico. Abbiamo trovato la pronta disponibilità da parte dell’ente, non solo col patrocinio all’iniziativa, ma anche con la partecipazione fisica del Presidente dell’assemblea regionale Eugenio Giani, cui dobbiamo dare atto della profonda attenzione non solo alla nostra associazione, ma anche a tutti coloro che lavorano per la valorizzazione della città e del suo ruolo”.
Sono 450, le persone e famiglie che si sono prenotate per il pranzo che fra poco si svolgerà sulle rive dell’Arno, ma anche per coloro che avessero in mente di partecipare “all’ultimo tuffo”, c’è ancora la possibilità di intervenire, “almeno – spiegano i consiglieri dell’associazione – finché sarà possibile accogliere ospiti”. Nel menù non poteva mancare il piatto simbolo di Grisciano, la famosa “pasta alla gricia”, mentre sono state approntate “buste tematiche”, vale a dire con i prodotti della zona terremotata.
L’evento non è un “unicum”, sottolineano dall’associazione, ma fa parte di un sistema di solidarietà che vuole essere vera e concreta e che sta andando avanti da mesi. L’occasione per l’intenso “gemellaggio” è scaturita da un membro dell’associazione stessa che conosce molto bene la comunità devastata dal terremoto e i luoghi, incantevoli, del sisma. Un rapporto individuale che si è trasformato in una vera e propria “presa a cuore” di tutto il gruppo.
Così, mentre si lavora affinché tutto sia pronto allo scoccare del pranzo e gli ultimi ritocchi vengono dati, Firenze torna ad onorare la sua natura di città solidale e attenta a ciò che succede, anche ben al di là delle sue mura.
Foto: copertina: mentre l’evento è in preparazione, i cuochi; interno: la presidente dell’associazione Ponte Vecchio Laura Giannoni Peruzzi, la famosa “gricia”, un momento di una delle visite a Grisciano dell’associazione