Covid, trasporti sotto stress: accordo tra Regione e gestori

Firenze – “Abbiamo chiesto ai gestori di concentrare le corse nei momenti di maggiore necessità, per garantire il servizio a studenti e pendolari e di fornire il massimo dell’informazione circa le corse garantite, le eventuali variazioni o soppressioni, tenendo la situazione sotto costante monitoraggio. Rispetto a questi impegni c’è stata l’adesione convinta da parte di tutti i partecipanti, che ringrazio per il loro lavoro e la loro disponibilità”.

E’ questa la sintesi fatta dall’assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli (foto), al termine della riunione online convocata dalla Regione per esaminare le possibili criticità del servizio di trasporto pubblico locale, ferroviario e tranviario, nel pieno del picco della pandemia e alla ripresa delle lezioni scolastiche.

Alla riunione hanno partecipato anche l’assessora regionale all’istruzione, Alessandra Nardini, i prefetti o i rappresentanti di tutte le prefetture della Toscana e di tutte le amministrazioni provinciali, con la città metropolitana, e l’Ufficio scolastico regionale, dirigenti e funzionari regionali e i due gestori, Autolinee Toscane, Trenitalia e LFI.

Da parte sua Trenitalia ha evidenziato una situazione critica per il personale in quarantena, a cui stanno però sopperendo con bus sostitutivi tanto da calcolare una riduzione complessiva ed effettiva del servizio di appena il 2%.

Diversa la situazione descritta da Autolinee Toscane, che si è detta preoccupata per il numero crescente di personale in isolamento o quarantena (aumentato, tra i soli autisti, dai 532 del 4 gennaio ai 648 di oggi) che mette in crisi in particolare l’area metropolitana fiorentina. Ha però precisato che sta pensando a un’organizzazione che tenga conto di una possibile ulteriore diminuzione del personale in servizio. Tra le ipotesi allo studio nella ipotesi più critica c’è quella di interromperlo alle 20, per concentrare il personale nelle ore di punta ipotesi  remota prevista eventualmente solo a Firenze: “Si tratta dello scenario peggiore in assoluto dei 4 previsti dal piano di emergenza. Si tratta di una misura che scatterebbe eventualmente solo nel caso in cui le assenze degli autisti superassero il 60% del totale, percentuale da cui siamo ancora fortunatamente lontani. In ogni caso la scelta di tagliare il servizio dalle 20 nell’area fiorentina sarà eventualmente decisa d’intesa con le autorità (Regione, Comune e Prefettura)”, afferma un comunicato di AT diffuso successivamente.

L’obiettivo è infatti quello di salvaguardare l’offerta per studenti e pendolari, di monitorare quotidianamente la situazione riprogrammando il servizio secondo le esigenze ed in ogni caso di comunicare tempestivamente le corse che potranno essere garantite. Autolinee toscane, ai primi segnali importanti di aumento dei contagi, ha detto di aver iniziato l’attività di monitoraggio, rimodulazione e riprogrammazione del servizio, pur con innegabili disagi, e di aver già avviato una campagna di comunicazione per annunciare le modifiche al servizio, che proseguirà nei prossimi giorni.

Da parte sua l’assessora regionale Nardini ha ribadito che la Regione è sempre stata convinta della necessità di garantire la didattica in presenza e che anche in questa delicata fase si adopererà perché sia possibile continuare ad assicurarla.

“A partire da martedì il Tavolo provinciale di coordinamento scuola-trasporti sarà convocato per monitorare l’andamento della mobilità degli studenti” – ha detto il prefetto Valerio Valenti – “Ringrazio l’assessore Baccelli per la riunione di oggi e confido in una puntuale applicazione delle nuove indicazioni disposte dal Governo circa i casi in cui sia assolutamente necessario l’isolamento da quelli in cui è possibile prestare l’attività lavorativa adottando le prescritte cautele”.

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