Isola del Giglio (Grosseto) – Dopo l’indiscrezione giornalistica (che sembrerebbe non priva di fondamento) secondo cui la destinazione scelta per la Costa Concordia sarebbe il porto di Genova, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è tornato sulla vicenda rilanciando, ancora una volta, la candidatura di Piombino. “Per la demolizione o si prende in considerazione anche Piombino o tutta la Toscana si metterà di traverso”, ha dichiarato il Governatore. “Non consentiremo a nessuno di mettere a rischio l’ambiente con operazioni che non garantiscano il massimo della sicurezza”, ha proseguito Rossi.
Molti, secondo il Governatore toscano, hanno esultato alla notizia del trasferimento a Genova del relitto. Questo in quanto sarebbe stata scelta una destinazione italiana anziché una straniera. Ma davvero ci si può dimenticare che il naufragio del 13 gennaio 2012, ha proseguito Rossi, è stata una terribile tragedia? “Noi, in Toscana, non possiamo dimenticarlo, e prima di tutto non possono il volontariato e la gente del Giglio che ha prestato i primi soccorsi ai naufraghi”.
Piombino potrebbe essere pronta ad ospitare la nave entro settembre. Il porto toscano dovrebbe essersi dotato di un fondale profondo circa 20 metri e di una banchina d’attracco nuovissima, condizioni che lo renderebbero anche migliore del porto di Genova Voltri. D’altra parte, ha ricordato il presidente della Regione Toscana, Piombino dista dall’isola del Giglio circa un quarto delle miglia marine di Genova, così che la “soluzione toscana” rimarrebbe quella da prediligere per quanto riguarda l’impatto ambientale dell’operazione. “Chiediamo che venga presa in considerazione l’ipotesi di Piombino e che la si valuti attentamente, senza pregiudizi e soluzioni prestabilite”, ha dichiarato Rossi. Certo, che la Concordia non finisca in Turchia (come in precedenza prospettato), è sicuramente un bene, ma un viaggio dal Giglio a Genova sarebbe comunque più rischioso per l’ambiente rispetto al ben più breve viaggio dal Giglio a Piombino.
Parla anche di “pregiudizio”, il Governatore toscano. Perché Genova e non Piombino, se le condizioni di partenza dovessero essere alla pari? “La valutazione delle cose – ha ricordato Rossi – spetta prima di tutto ai tecnici e in particolare all’Osservatorio presieduto dalla Regione Toscana: questo ha il compito di valutare le proposte in sede tecnica che Costa Crociere avanza per la rimozione del relitto. L’ultima parola non spetta quindi a un privato, come sembra dalla lettura dei giornali, e non spetta alla Compagnia, che è responsabile del disastro”.