Se questa non è la fine di un sistema economico secolare, poco ci manca. All’elenco delle coop storiche in crisi, si aggiunge da oggi quello di Orion che ha presentato domanda di Concordato preventivo al Tribunale di Reggio. Un mix di fattori alla base della decisione da parte della coop edile: le banche che non fanno credito, la crisi generale e le amministrazioni pubbliche che non pagano.
Il Cda della Coop reggiana di costruzioni ha fatto il temuto passo nella giornata di giovedì; fra i crediti che non riesce ad ottenere ci sono alcuni milioni di euro per il pagamento di strutture sanitarie eseguite per la Regione Lazio negli ultimi anni. La cooperativa ha spiegato che l’iniziativa mirerebbe a difendere la società da azioni esecutive o cautelari sul suo patrimonio. Ora il Tribunale di Reggio fisserà un termine per consentire alla società di definire il piano di ristrutturazione e procedere alle trattative con banche e fornitori, al riparo da iniziative di creditori.
Nel corso di questo periodo la società, scrive in una nota Orion, potrà continuare la propria attività e il pagamento della fornitura dei beni e dei servizi. La volontà della società è di procedere ad un concordato in continuità aziendale in cui vengano salvaguardati il più possibile la continuazione dell’attività e la conservazione dell’azienda, nonché i diritti dei creditori. Orion è assistita quale advisor legale dallo studio Sutich Barbieri Sutich di Reggio