Cinque indirizzi strategici per Firenze e temi forti, l’abitare, il commercio, la sicurezza ma anche le CER

La casa al centro, nuove abitazioni anche negli edifici pubblici dismessi del centro storico
La sindaca Sara Funaro

Firenze – Cinque indirizzi strategici per la Firenze del 2029, da realizzarsi a partire da qui al termine della sindacatura. A illustrarli, la sindaca Sara Funaro, che porta in aula consigliare la sua mappa di navigazione all’insegna della Città Plurale, lo slogan-titolo-aspirazione che ha titolato, animato, sintetizzato il programma con cui si è presentata alla città in campagna elettorale. La Firenze di Funaro? Giusta, futura, sicura, sostenibile e per tutti.

I punti chiave riguardano la casa, con tutto l’addentellato che va dal bisogno di abitazioni al collegato tema dell’overtourism, con linee di sviluppo che vanno verso “un nuovo piano casa ampio e articolato, sostenuto da un consistente investimento pubblico” venti milioni, che dovrebbe concretizzarsi con nuovi appartamenti, con convenzioni urbanistiche che tirano in ballo il settore privato, “con la riconversione di immobili pubblici nel centro cittadino”, idea questa sostenuta e sempre sottolineata da tutti i vari movimenti e associazioni e sindacati per la casa che sono sorte e continuano ad operare in questa città. Rientra nella linea casa-abitazione-urbanistica anche la regolamentazione delle locazioni brevi con incentivi per quelle lunghe. 

Se la casa è un tema centrale, si continua a sottolineare la linea della città dei 15 minuti, 15 minuti a distanza di tutti i servizi, 15 minuti per non perdere tempo della vita. Un po’ difficile nella città ingolfata, schiacciata dal turismo, ma la sfida è interessante. Un altro punto, è quello del night manager per la movida. Interessante anche capirne i poteri, le mansioni, cosa esattamente è chiamato ad organizzare.

L’elemento dei 15 minuti diventa anche il cardine dello sviluppo della nuova programmazione dello sviluppo urbano, affidato, anche, agli investimenti sulla Grande Firenze, con un occhio importante alla rigenerazione urbana, alle iniziative internazionali ,

Ancora, fra gli obiettivi la tutela del commercio di quartiere, con le limitazioni ancora più pesanti per le attività di somministrazione e commercio alimentare, estendendo “la “tutela rafforzata” ad altre strade e piazze storiche”. Sicurezza, far rivivere la città con iniziative che incrementino la vitalità dei quartieri con la partecipazione dei residenti, e più controllo, ovvero rafforzamento di collaborazione con le forze di polizia”.

Sulla questione dell’energia, l’idea è partire dalle case popolari per l’efficientamento energetico, con anche la posizione nelle case popolari di pannelli fotovoltaici, punto di partenza, pare di capire, anche per la costituzione di vere comunità energetiche in città. .

La sicurezza è comunque un tema fondamentale: si parte dal potenziamento del controllo svolto dalla polizia municipale, con la garanzia di almeno 1000 unità effettive e con il potenziamento del reparto antidegrado. Dal punto di vista meno muscolare, il documento programmatico rilancia l’istituzione dei comitati di vicinato e il rafforzamento dei tavoli per la sicurezza e degli educatori di strada, oltre all’incremento delle telecamere”. .

Fra le criticità rilevate delle opposizioni, molto duro l’intervento di Cecilia Del Re che ha messo in luce alcune falle: continuità ( “le linee presentate dalla Sindaca non ci hanno sorpreso”), inadeguatezza ( “constatiamo che le sfide sempre nuove che la nostra città si trova a fronteggiare vengono affrontate con strumenti ormai desueti e senza quelle scelte radicali di cui Firenze ha estremamente bisogno”), conservazione dello status quo.

Inoltre, Del Re mette in luce anche l’assenza di alcuni temi cruciali per la città. Ad esempio, il bilancio, “l’atto politico più importante di ogni amministrazione. Che non ci fosse alcuna volontà di rivedere l’impostazione del bilancio comunale lo avevamo già capito lo scorso Luglio, quando la maggioranza, con anche il gruppo di AVS Ecolò, bocciò un nostro ordine del giorno per rendere maggiormente progressiva l’imposizione sui redditi”, per una città “che non si basi solo sulle entrate da turismo e dalle multe per la copertura di molti servizi”. Grandi assenti, aeroporto, infrastrutture, completamento del progetto dello stadio e dell’area di Campo di Marte. Nulla, continua Del Re, “in questi pur difficilissimi giorni, si dice in merito al dialogo interreligioso, che pure la Sindaca Funaro ha avocato a sè. E’ dunque una delega in bianco quella che la maggioranza darà alla Sindaca su tutti questi temi evidentemente tabù?”.

Anche l’intervento del consigliere Dmitrij Palagi coglie una criticità di fondo, forse strutturale, del piano, ovvero “per qualsiasi cosa viene coinvolto il privato. Persino il “Museo dei bambini” va fatto individuando un soggetto privato”. Soggetto privato, il pensiero corre ovviamente a una delle più grandi operazioni che sono in ballo in questo periodo, ovvero la multiutility multiservizi in via di formazione. “Oggi noi qui portiamo una notizia – dice Palagi -ALIA, la multiutility, non è più una controllata del nostro Comune. Non abbiamo possibilità di presentare richieste di accessi agli atti. Non solo questo consiglio comunale, ma nessun consiglio comunale dei soci pubblici che compongono questa società. Perché ci avete fatto diventare socio di maggioranza relativa, non più assoluta, quindi avete creato un “capolavoro”: è un’azienda in cui il consiglio di amministrazione decide e quest’aula non ha più un ruolo decisivo nel controllarlo”. Come si coglie la prevalenza dell’interesse verso i privati? ” Il sistema formativo deve adattarsi alle esigenze del mercato. Il ruolo del pubblico è ridotto ad affidarsi a logiche estranee al governo pubblico. Una vittoria culturale della destra che viene da lontano. Dispiace che l’Assessora Saccardi non abbia voluto svolgere il suo mandato elettorale di Consigliera. In campagna elettorale abbiamo spesso evidenziato il problema della delega al terzo settore con funzione sostitutiva. Prendo l’esempio delle RSA. Ci avete risposto a un’interrogazione chiarendo che non facciamo programmazione nella Società della salute, perché tanto la maggioranza delle strutture sono gestite da privati. Ma allora cosa ci stiamo a fare? Chi mette in relazione le risorse ai bisogni? Abbiamo completamente privatizzato il sistema senza dirlo?  Quante Agenzie delle Case avete annunciato negli anni? Firenze non è solo quella che chiamate autentica, è anche quella dell’overtourism, chi lo subisce e chi lo sfrutta a danno del bene comune. È quella di chi lavora a nero e paga a nero l’affitto. Affrontiamo tutto questo, smettiamo di criminalizzare chi lotta per i diritti, dal Movimento di lotta per la casa alle lotte sindacali”.

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