Ieri, esattamente a quest’ora (16.35), Marco e io uscivamo di casa tranquilli e felici per andare in Municipio. Ventiquattr’ore dopo non ho ancora cominciato a rispondere agli oltre mille meravigliosi messaggi che abbiamo ricevuto e non so da che parte cominciare. Ma so che ho davanti a me non solo tutto l’affetto di cui siamo sempre stati circondati ma anche lo specchio dell’Italia che ci piace. Dirò solo così. Mi duole un po’, adesso, rovinare in qualche modo la festa e sporcare queste pagine. Ma lo farò. Perché non ci dimentichiamo mai che c’è un altro Paese – strettamente, indissolubilmente intrecciato a questo di cui ho appena detto – e che abbiamo ancora un mucchio di lavoro da fare. In un sito che non citerò, sotto la foto di noi due in giardino, ho trovato questo scambio che riporto letteralmente, senza commentare, è ovvio. Eccolo (e voi, non sprecate parole di solidarietà, non ce n’è bisogno):
– Mi chiedo io ma cosa c’e’ di piu’ bello al mondo che due vecchie checche grigie che mischiano la merda con lo sperma?
– … un Lucano?
– … due Negroni?