Il Consiglio provinciale chiede all’unanimità un faccia a faccia con i vertici delle Ferrovie dello Stato sulla stazione Mediopadana. Unanime la richiesta di garanzie sul futuro della fermata all’ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti che mercoledì ha annunciato un piano di tagli da 300 milioni di euro.
“Se a Reggio fanno la nuova stazione dell’alta velocità, questo non significa che i treni debbano fermarsi obbligatoriamente. Dipende dal numero di passeggeri. Se sono pochi, non c’è motivo di far perdere tempo per la sosta a chi vuole andare in fretta da Milano a Bologna”. Era il 29 aprile quando l’amministratore di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti pronunciava queste parole, scatenando la reazione piccata del sindaco Delrio e di diversi amministratori locali. Anche se era stato lo stesso Moretti ad annunciare poco tempo dopo che altri 9 milioni di euro sarebbero stati destinati alla stazione firmata Calatrava, quelle parole attendono ancora una vera smentita dall’interessato. E nei palazzi della politica la preoccupazione è trasversale.
Ascoltate le affermazioni dell’Amministratore delegato delle Ferrovie Mauro Moretti – si legge nel documento votato dall’assemblea di palazzo Allende – il Consiglio impegna la Giunta a ribadire l’utilità della fermata mediopadana; a confermare gli impegni presi a suo tempo dalle Ferrovie dello Stato con gli enti locali reggiani; a convocare una commissione invitando anche i vertici delle F.S. per fare piena luce sugli obiettivi strategici degli enti locali e delle Ferrovie”. Il documento, che è stato modificato nel corso della discussione dalla presentazione di alcuni emendamenti da parte della Lega Nord e della stessa Rifondazione, è stato accompagnato anche dalla presentazione di un ordine del giorno correlato da parte del consigliere di Rifondazione Comunista Alberto Ferrigno che stigmatizzava l’assenza della Presidente Sonia Masini su una discussione di questa importanza. Quest’ultimo documento è stato bocciato dall’aula.
Il voto del consiglio segue di due giorni l’annuncio del piano di tagli da parte dello stesso Moretti: “A euro costanti – ha detto l’ad – negli ultimi 4-5 anni abbiamo tagliato i costi operativi di 1.850 milioni e arriveremo a fine piano con tagli che vanno a 2.150 milioni di tagli. Qui – ha detto ancora – abbiamo visto gli sprechi e l’improduttività, ma sempre qui abbiamo trovato le risorse per fare gli investimenti”. Questi tagli andaranno in qualche modo ad incidere sul futuro della stazione Mediopadana?