Le assessore Curioni (con delega allo Sport) e Rabitti scrivono sul caso Portanova alla squadra granata: dicono in soldoni, attendiamo tutti i gradi di giudizio prima di sparare a zero sull’opportunità dell’acquisto. Insomma un garantismo a tempo. Ma l’ambiente sportivo è sempre più in enorme difficoltà:
“In merito alla vicenda Portanova-Reggiana calcio, riteniamo opportuno evidenziare tre aspetti rilevanti.
La condanna del giocatore per violenza sessuale di gruppo è stata emessa dal giudice di primo grado. E’ un dato di assoluto rilievo. Esistono tuttavia altri due gradi di giudizio e questa sentenza non è perciò definitiva. Le garanzie processuali, su cui si incardina l’ordinamento giuridico italiano e che condividiamo, ci impongono di tenere conto di questo dato, fino a quando non si avrà una sentenza definitiva. La decisione sull’ingaggio del giocatore è in capo alla società Reggiana calcio e a nessun altro.
Chiaramente la notizia della militanza di questo calciatore nelle file della Reggiana calcio ha suscitato comprensibili e immediate reazioni negative a Reggio Emilia, poiché in questa città la cultura, la sensibilità e la consapevolezza della nonviolenza, del contrasto alla violenza maschile sulle donne, della parità tra i generi e dei diritti umani e civili sono fortemente radicate e condivise da questa Amministrazione comunale e dai cittadini. Da sempre Reggio Emilia è in prima linea su questi temi, lo è e continuerà ad esserlo, nel rispetto dello stato di diritto, dei procedimenti giudiziari e della presunzione di innocenza”.