29 febbraio: in Francia c’è un giornale che esce ogni quattro anni

La Bougie du sapeur esce ogni bisestile sull’attualità politica e sociale

E’ in  Francia che viene pubblicato il solo giornale quadriennale al mondo. Dal 1980 esce puntualmente infatti, e unicamente, il 29 febbraio, La Bougie du sapeur (la candela dello zappatore) foglio  di 20 pagine che offre  ogni anno bisestile uno sguardo divertito e satirico sull’attualità politica, sociale e anche sportiva. Il numero da oggi nell’edicola offre infatti un supplemento sportivo in onore delle Olimpiadi che Parigi ospiterà la prossima estate

« Senza dubbio avete bisogno, almeno una volta ogni quattro anni, di evadervi dal politicamente corretto che mira a inquadrare le nostre vite e a drigere il nostro pensiero. E’ indubbio che abbiate bisogno, ogni quattro anni, di accostarsi all’attualità cou uno sguardo diverso », si legge nell’editoriale del giornale nato per iniziativa di un gruppo di amici al solo scopo di divertirsi.  Anzi doveva essere solo una burla.  Uno scherzo  che doveva però incontrare un successo tale da raggiungere una tiratura di 200.000 copie e, al prezzo poi di 4,9 euro ad esemplare, rivelarsi anche redditizia.

 « Dopo che il primo numero si era esaurito in un paio di giorni, ai distributori che ce ne chiedevano  più copie  avevamo risposto: va bene ma tra quattro anni, racconta il suo direttore, Jean d’Indy, figura di spicco  nel mondo dell’ippica. « A confezionare il giornale é ancora lo stesso  gruppetto di amici  che si riunisce in un bar e tra un bicchierino butta giù idee con nostro grande divertimento » spiega ancora Jean d’Indy sottolineando la necessità di vedere il mondo sotto il « prisma dell’umorismo’. « Umorismo, alla francese, dice,  che dificilmente può essere tradotto in un’altra lingua. Comunque cerchiamo di prendere in giro senza cattiveria o crudeltà ».

Il quadriennale prende il nome dalle peripezie del sapeur Camember, un artigliere stupidotto nato appunto il 29 fabbraio che era diventato un popolare antieroe di un fumetto pubblicato alla fine del XIX secolo. Il giornale nasce in un bar appunto e non in una redazione  e senza giornalisti professionisti. Viene però organizzato come un giornale normale, con una sezione politica, esteri, società e sport.

In prima pagina di questo dodicesimo numero campeggia  un « saremo tutti intelligenti » in cui si sotolinea come l’AI compenserà la « scemenza naturale » anche quella congenita.  I problemi di identità o delle ineguaglienza tra i sessi, il giornale ironizza su « quello che gli uomini devono sapere prima di diventare donne »  o sul fatto che andare dal parrucchiere costa molto di più alle donne che agli uomini.

La bougie du sapeur infine propone di creare un premio da assegnare alla prima persona che sarà eliminata alle Olimpiadi, intitolato Winston Churchill il cui motto era, sostiene il giornale, « no sport ».

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