Visite dei familiari permesse almeno per pazienti gravi o gravissimi

Firenze – I pazienti ricoverati in ospedali, case di cura e Residenze sanitarie assistenziali potranno ricevere visite da parte dei loro familiari, pur nel rispetto delle norme anti Covid. Questa possibilità vale non per tutti i ricoverati, ma almeno per i pazienti gravi e gravissimi.

E’ ciò che prevede la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta degli assessori Simone Bezzini, alla sanità, e Serena Spinelli, al sociale.

Il provvedimento detta linee guida alle Asl e alle strutture sanitarie e parasanitarie, senza imporre date o scadenze precise, ma affermando che i protocolli che autorizzano le visite devono essere applicati nel più breve tempo possibile. La loro effettiva messa in pratica non potrà essere uniforme su tutto il territorio regionale, ma dipenderà dalla situazione delle singole strutture, dei singoli reparti e degli stessi pazienti, garantendo la massima accessibilità nelle situazioni date con l’attenzione primaria alla salvaguardia della salute di tutti i pazienti.

“L’obiettivo – aggiunge l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – è coniugare i bisogni delle persone, a partire dalla vicinanza degli affetti più cari, con le misure necessarie per il contrasto alla pandemia, a tutela della salute individuale e collettiva . Invito tutti i cittadini ad adoperare il massimo del buon senso e della collaborazione e a rivolgersi con fiducia e pazienza al responsabile della struttura che ospita il loro congiunto o al medico del reparto in cui è ricoverato. Saranno loro a fornirgli tutte le indicazioni per favorire, laddove possibile, il massimo di relazioni, sulla base della singola condizione personale e clinica. Ogni situazione presenta le proprie specificità, che vanno analizzate caso per caso. Il Sistema sanitario regionale si occupa della salute globale dei suoi assistiti e si impegna a superare le difficoltà con equilibrio, responsabilità e umanità”.

Le indicazioni rivolte ai presidi ospedalieri e alle strutture evidenziano come siano da privilegiare le visite ai lungodegenti e sopratutto ai pazienti gravi e gravissimi, con priorità verso quelli con prognosi infausta a breve o in fase terminale, per i quali è prevista la presa in carico congiunta con le unità di cure palliative”.

Verranno predisposti appositi corsi di formazione per il personale sanitario e parasanitario e per i volontari, che saranno coinvolti a suppporto delle strutture per le specifiche progettualità. Un operatore verrà incaricato di accogliere e poi di seguire i visitatori per assicurarsi che rispettino le regole, indossando i dispositivi di protezione individuale, mantenendo il distanziamento fisico e limitando i contatti diretti con le superfici e le suppellettili e anche con il paziente stesso.

Di norma le visite non potranno superare la durata di 15 minuti e i visitatori al primo accesso dovranno sottoscrivere un apposito modulo che contiene le procedure da seguire per l’accesso al reparto, l’igienizzazione, la vestizione e la svestizione.

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