Trenta extracomunitari irregolari sfrattati dall’area delle ex officine Fs

FIRENZE – Questa mattina 100 agenti di polizia, carabinieri e polizia municipale di Firenze hanno provveduto, nelle prime ore della mattina, allo sgombero delle ex officine delle Ferrovie dello Stato adiacenti alla Stazione Leopolda. Nei capannoni, al momento dei controlli, erano presenti 30 extracomunitari irregolari, che sono stati denunciati per invasione di terreni. Gli abusivi utilizzavano i capannoni come alloggi o come appoggio per lo spaccio di droga. Gli agenti, coadiuvati dalle unità cinofile, hanno infatti perquisito ed arrestato, in quanto risultato in possesso di 15 grammi di cocaina, uno degli extracomunitari per traffico di sostanze stupefacenti. Secondo la Questura di Firenze, la Rete Ferroviaria Italiana, proprietaria dei capannoni abbandonati, dovrà mettere in sicurezza l’area adiacente alla Leopolda, dove probabilmente sono anche presenti materiali tossici. E mentre i 30 extracomunitari irregolari venivano sfrattati dai loro alloggi abusivi, questa mattina Moustapha El Mohair, quarantaquattrenne immigrato regolare, iniziava a fare le valigie. L’uomo, da vent’anni in Italia con la famiglia (moglie e 4 figli, di cui tre minorenni), aveva ottenuto dal Comune di Firenze un’abitazione popolare in via dei Leoni. Ha però perso il lavoro e, con esso, la casa. Infatti, essendo precario, non ha più diritto ad un alloggio popolare in quanto ha un permesso di soggiorno annuale e non biennale. Grazie all’intervento del Sunia, che ha fra l’altro chiesto alla Regione una modifica regionale della legge Bossi/Fini, gli sono se non altro stati concessi due mesi di tempo per preparare le valigie e lasciare la sua abitazione. Lo sfratto esecutivo, tuttavia, per adesso è soltanto rimandato.

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