Firenze – L’ultima e nuova data è il 5 luglio. La Regione Toscana diffida la società One Scarl, ovvero gli attuali gestori del trasporto pubblico su gomma, a procedere entro allora alla messa a disposizione di Autolinee Toscane dei i beni e bus necessari per il servizio, tramite contratto di comodato d’uso e di usufrutto. Tutto questo per poter procedere al passaggio di consegne, senza ulteriori rinvii, a partire dal 1 agosto, prima che le scuole riaprano e senza ulteriori rinvii. L’ha deciso la giunta regionale toscana nella seduta di oggi, che con la stessa delibera ha dato mandato agli uffici di prolungare di un mese il contratto ponte con gli attuali gestori, in modo da non interromperre il servizio. L’atto naturalmente non inficia la richiesta di risarcimento che la Re gione ha deciso di presentare in sede civile. “Ogni mese – spiega infatti il presidente della Toscana, Enrico Rossi – paghiamo 2 milioni e 361 mila euro in più rispetto a quanto il servizio ci sarebbe costato con i nuovi gestori. A luglio non è stato possibile partire, perchè One Scarl non ha proceduto al passaggio di bus e beni già previsto dalla gara, e così richiederemo i danni per la maggiore spesa a cui siamo stati costretti”.
Il presidente della Toscana e la giunta con la stessa delibera, oltre al monitoraggio tecnico e gestionale già previsto dal contratto ponte, hanno affidato agli uffici regionali l’incarico a procedere ad una verifica e analisi dei bilanci delle aziende di trasporto. “Riteniamo necessario verificare l’ammissibilità delle liquidazione delle somme richieste dagli attuali gestori per il 2019” spiega Rossi, che ha presentato assieme all’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli l’atto sul Tpl.
Questa mattina i legali della Regione Toscana hanno depositato in sede penale l’esposto che ripercorre tutte le fasi della complessa procedura di gara per il gestore unico del TPL su gomma ed evidenzia, in particolare, l’omissione dei gestori uscenti nel trasferimento dei beni necessari affinché il legittimo aggiudicatario possa iniziare a gestire il servizio.
Sempre oggi i legali hanno definito l’atto di citazione in sede civile per il danno economico che la Regione subisce a causa dei ritardi dei gestori uscenti; danno quantificato al momento per il mese di luglio in 2.361.000 euro.