Spini incontra Nardella: “Sostegno leale fedeli alle nostre idee”

Incontro ieri sera all’Sms di Rifredi, il vicesindaco Dario Nardella non fa mistero di puntare al passaggio al primo turno, ma se si va al ballottaggio “non è una tragedia. Tutti i miei predecessori l’hanno fatto” e preannuncia: “Domani al via i lavori per la linea due della tramvia”.

Firenze – Meno di due settimane separano i fiorentini dal voto e la campagna elettorale si fa dura. Come si conviene, lo sarebbe in ogni caso, ma mai come questa volta la città ha tanti pretendenti alla poltrona di sindaco. Dieci, infatti, i candidati. Una frammentazione forse sintomo dei tempi, ma anche frutto di una neo-florescenza di appartenenze e “parti” come non se ne vedeva di tempi della prima Repubblica. Di quella resta effettivamente poco, ma è indubbio che l’inesorabile scivolamento verso il muro contro muro del bipolarismo del nuovo millennio lascia nuovamente il passo all’italico (congenito) moltiplicarsi di schieramenti più o meno supportati da basi e storiche cellule di partito. Poche, quest’ultime, e molte, al contrario, le spinte di stampo “self made man/woman” al sapore del tutti contro tutti, con buona pace del disorientamento degli aventi diritto al voto, per non parlare delle liste di supporto. È appena il caso di ricordare che da un pugno di settimane Firenze non ha un sindaco, e che Matteo Renzi ha lasciato tra le pieghe della città l’impronta della frattura sismica. C’è chi si rabbuia al solo sentirlo nominare e chi pare certo che un nuovo sindaco già ci sia, e come tale saluta Dario Nardella.

E’ obiettivamente arduo dare torto alle previsioni di elezione dell’erede in pectore del Matteo (ormai) nazionale, come è del resto chiaro che una frammentazione auto-promozionale del genere non porti che acqua al mulino dell’attuale reggente, che lo si chiami “Renzino” o meno. Tant’è, e l’incontro all’SMS di Rifredi, che ieri sera ha visto fianco a fianco Nardella e Valdo Spini – capolista di “Sostieni Firenze” in supporto al suddetto candidato – ne è un’efficace conferma, per quanto in controluce e in punta di cabalistica previsione. Spini non ha certo bisogno di presentazioni o di affannosa ricerca di consenso, il suo nome basta a mettere d’accordo svariate generazioni di cittadini (e, in generale, di italiani). Un bel colpo averlo tra le fila, per Nardella. Quasi necessario tuttavia, per Spini, aprire la riunione motivando le ragioni della spinta al carro vincente. Dopo anni all’opposizione, e con in tasca l’eredità morale di uno strepitoso jackpot di voti portati a casa alle ultime amministrative (candidato sindaco nel 2009 fu all’origine del ballottaggio tra Renzi e Galli), il capolista di “Sostieni Firenze” – in attrito pressoché costante con l’ex sindaco – ha dovuto dare un perché dell’imprevisto sostegno. “Ci si candida per governare. Candidarsi per l’opposizione non mi ha mai convinto”, ha dichiarato in apertura, tradendo forse la stanchezza del gioco in difesa a tutti i costi. Ha però tenuto a sottolineare la vena di indipendenza che sempre marcherà la sua linea politica, quasi a chiarire – o rettificare – i contenuti della nuova appartenenza. “Il nostro slogan è comunque “Nel centro sinistra con le nostre idee”.

La lista ha attinto candidati tra le fila socialista, dei Verdi, di fuoriusciti da Sel o dall’Idv e di altre espressioni di movimenti e associazioni della sinistra fiorentina. “Siamo una sorta di sinistra diffusa – ha dichiarato Spini – e alla frammentazione abbiamo sostituito una concertazione di idee”. Nardella ascolta e annuisce. Il pubblico è lì per lui, fondamentalmente. Spini lo sa, e non tarda a lasciargli la parola. Non prima, però. di aver lanciato un desiderata al futuro sindaco. “Firenze, soltanto pochi anni fa, doveva raggiungere i 500.000 abitanti, invece ne ha persi. Scoraggiati dai costi, sono migliaia i fiorentini che si sono spostati in periferia o nei comuni limitrofi. Il nostro obiettivo è ripopolare la città di almeno 30.000 residenti, uno scopo all’altezza della città metropolitana che Firenze sarà”. “Riportarne 30.000 è un progetto a dir poco ambizioso”, smorza Nardella, ma coglie l’occasione per agganciare alla proposta il piano di riqualificazione urbana che ha in ponte per il prossimo mandato. “I progetti di riconversione delle caserme e degli spazi vuoti oltre che di utilizzo delle abitazioni nuove invendute a causa della crisi puntano a utilizzare oltre un milione di metri quadri di superficie abitativa, utili a circa 15.000 cittadini”. Quali, e in che modo? “Si parla di housing sociale – dichiara Nardella – dunque lo scopo è dare un tetto a famiglie giovani o meno abbienti per ripopolare la città. Immetteremo sul mercato immobiliare un’offerta che permetta di abbattere i costi e di introdurre canoni calmierati per gli affitti”. Ma è anche di maggiore attenzione ai quartieri e di grandi lavori che parla Nardella, che annuncia l’avvio dei lavori per la costruzione della linea 2 della tranvia per la mattina di oggi. Gli appoggi da Roma sono innegabili, e Nardella non li nega. Soltanto aggiunge l’auspicio di vittoria al primo turno, per aver maggior margine di manovra anche a Palazzo Vecchio. “Se evitiamo il ballottaggio non dovremo scendere a patti con nessuno e avremo un Consiglio forte”. Nove avversari concorrenti non sembrano preoccupare il (quasi sicuramente) futuro sindaco. Pare irritato, piuttosto. “Tanti candidati sono la dimostrazione chiara che ciascuno vuole solo piantare la sua bandierina. Il voto va dato alla proposta più concreta, credibile e forte, mentre qui c’è dispersione”.

La serata tuttavia, contro ogni previsione, non finisce col discorso del vicesindaco, che se ne va attorniato da fans che vogliono stringergli le mani, chiedono lumi e scambiano battute, in un impeto d’affetto soprattutto da parte di vecchi militanti che “l’hanno visto crescere”. Lasciata la sala, qualche battuta viene lanciata. Una mezza battuta con fondo serio la fa lo stesso Spini, quando si dice “incoraggiato” dal fatto che il vicesindaco non abbia parlato, nel suo intervento, della nuova stazione Foster. “E’ già incoraggiante”, commenta a caldo, lasciando emergere la posizione non proprio contigua a quella dell’ex- sindaco che ha sempre sostenuto in consiglio comunale. E via via, mentre candidati di lista e sostenitori appartenenti al quartiere 5 parlano, emerge qualche dissapore con l’amministrazione precedente, che d’altro canto vedeva Spini all’opposizione. Niente di grave, soprattutto in considerazione degli applausi ricevuti appena mezz’ora prima da Nardella e dalle sue cortesi parole: “Una lista come la vostra aiuta moltissimo”, intendendo a evitare il ballottaggio. Del resto, Spini lo ha messo in chiaro nello slogan: “Nel centro sinistra con le nostre idee”.

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