Si sono aggravate nella notte, le condizioni del ragazzo di 13 anni che nella mattina di ieri, 28 settembre, è rimasto per circa 10 minuti senza respirare, bloccato dal coperchio di un cassonetto a Manciano, in provincia di Grosseto. Il tredicenne, che soffre di problemi psichici, non era a scuola, pare, perché la sua insegnante era assente. Era rimasto a casa assieme alla madre quando, intorno alle 9.00, è uscito per strada ed è andato alla ricerca dei fumetti che tanto desiderava nel cassonetto della carta. Calatosi compretamente nel contenute di rifiuti di cellulosa, non è riuscito ad uscirne e, nel tentativo di liberarsi, è rimasto intrappolato con il collo schiacciato dal coperchio del cassonetto. A causa del soffocamento l’adolescente sarebbe rimasto per 3-4 minuti senza che l’ossigeno affluisse al cervello. La madre, intanto, era uscita per strada a cercarlo ed ha scorto la testa del figlio che spuntava dal cassonetto. La donna ha immediatamente chiamato il 118 ed i medici hanno tentato di rianimarlo sul posto, ma poi hanno dovuto chiedere l’intervento dell’elisoccorso Pegasom che lo ha trasferito all’ospedale Le Scotte di Siena. Le condizioni del tredicenne sono apparse subito gravi, ma nella notte si sono ulteriormente aggravate. I medici attenderanno almeno 48 ore per decretare se la mancata ossigenazione al cervello abbia causato al ragazzo danni cerebrali. Oltre ai medici, anche i carabinieri di Manciano sono al lavoro e conducono indagini sulla vicenda, anche se al momento non vi sono indagati.
29 Settembre 2011
Si aggrava il tredicenne rimasto soffocato da un cassonetto
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