Sesto Fiorentino – Grandi manovre per la poltrona di sindaco a Sesto Fiorentino, terremoto fra Pd e Italia Viva. Conseguenze, ogni ipotesi aperta . Intanto, oggi 28 agosto si consuma ciò che era già nell’aria da tempo, ovvero la rottura fra Pd e Italia Viva, con la presentazione del candidato di IV Gabriele Toccafondi, deputato ed ex sottosegraario per la Pubblica Istruzione. Uno smarcamento netto rispetto alla scelta del Pd, che ha candidato il sindaco uscente Lorenzo Falchi, che fu eletto, al volta scorsa, proprio in alternativa al Pd,nelle file di Sinistra Italiana, sostenuto dalle forze della sinistra locale fra cui Rifondazione Comunista. Una battaglia tutta interna alla sinistra quella che portò Falchi alla carica di primo cittadino, che tuttavia, nel corso della sindacatura, ha visto Falchi e Pd metterr in atto una conversione, pur nella persistenza del grande tema aeroporto, su cui l’opposizione del sindaco uscente non è mai stata smentita. Quanto alla rottura che si consuma e che potrebbe avere conseguenze a livello locale, Toccafondi la circoscrive a livello sestese, dicendo che non si tratta di un problema del Pd, bensì “del Pd di Sesto”.
“Siamo alternativi non solo ai sovranisti, ma anche ai populisti della Piana che per 5 anni hanno detto solo e soltanto no – dice Toccafondi presentando la sua candidatura – con i no non si costruisce niente. Siamo in un posto simbolo, il museo Ginori, in qualsiasi altra parte del mondo sarebbe quasi una galleria nazionale. Qui, solo abbandono e degrado. Un anno e mezzo fa il governo nazionale, il ministero della cultura, ha ricomprato tutto gli oggetti del museo, li ha donati a una Fondazione con il Comune, un anno fa è stato nominato Tomaso Montanari presidente della Fondazione, in un anno non è riuscito a fare niente, neppure a tagliare l’erba. Agli amici del Pd diciamo “guardate con chi vi state alleando”. Ci sorprende perchè abbiamo fatto un percorso con gli amici del Pd sestese, ma all’ultima curva non sono solo andati a sinistra, ma hanno rinnegato tutto ciò che hanno fatto in 5 anni”. Attacco totale al Pd, ricordando Letta, e l’opposizione “durissima” del Pd per 5 anni. Promesse, asili nido gratis, e un “sindaco che si fa sentire”. Infrastrutture, bene la conversione alla tramvia di Falchi, ma perché, dice Toccafondi, “non è stato chiesto il potenziamento del treno, che noi abbiamo già, fra Sesto e Santa Maria Novella?”. Infine, rilancia ancora Toccafondi, meno tasse, in particolare ricordando che “l’aliquota Irpef a Sesto è fra le più alte d’Italia. Del resto, Falchi rappresenta un partito, Sinistra Italiana, che chiede lapatrimoniale”. E per abbassarla? “Copia-incolla dell’aliquota di Firenze”.
Il problema , dice Toccafondi, è che non è una rottura nazionale, ma si tratta di un problema del Pd di Sesto Fiorentino. “Noi siamo coerenti come dimostra Siena (dove Pd e IV corrono insieme) – dice Toccafondi – chiediamo il perché di questa scelta al Pd”. Infine, anche una battuta sull’aeroporto di Firenze, tema caldo su cui però, dice Toccafondi, “non farò campagna elettorale”. La posizione di Toccafondi, sì al progetto con minore impatto acustico, agli investimenti per 400mila euro e alle migliaia di nuovi posti di lavoro. “Non un no a prescidere come quello della sinistra”.
Gli altri candidati sindaci: Lorenzo Falchi per il centrosinistra, Daniele Brunori per il centrodestra, Luca Bandini per il Movimento 3V, Daniele Lorini Rifondazione Comunista, Pap e attivisti, Andrea Coffari ItalExit con Paragone. Ancora incerto il candidato di M5S, che sarà presentato nei prossimi giorni.