Firenze – Il messaggio che arriva dall’Associazione Nazionale Pensionati della Cia-Agricoltori Italia, nel corso dell’assemblea regionale che si è tenuta a Firenze, è forte e chiaro: con il progressivo depotenziamento della sanità pubblica, è necessario individuare sinergie tra istituzioni e cittadini necessarie a garantire i servizi specialmente nei territori più interni.
All’assemblea toscana dell’associazione era presente l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini. All’iniziativa ha partecipato Ars Toscana con Paolo Francesconi, il Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, con Daniele Massa e la FIMMG con Vittorio Boscherini.
“La tenuta del sistema sanitario è fortemente a rischio, soprattutto se analizziamo il progressivo invecchiamento della popolazione che aggreverà le già molte richieste di prestazioni aggiuntive al nostro sistema sanitario” ha sottolineato il presidente Anp-Cia Toscana, Enrico Vacirca.
“Nei prossimi anni – ha aggiunto Vacirca – aumenterà l’incidenza delle cronicità, oggi al 5% della popolazione, nel 2050 saranno il 30% in più, e gli anziani non autosufficienti che passeranno dall’attuale 13,2% al 18% della popolazione ultra sessantacinquenne. Numeri importanti che ci impongono di mettere in atto strategie efficaci a dare risposte ai cittadini in condizioni di bisogno”.
Secondo Anp, convince la strada tracciata dalla Regione Toscana su un modello multidisciplinare e multidimensionale che permetta di creare sinergie tra le varie strutture organizzative del sistema socio-sanitario e permette di rispondere in maniera efficace alle richieste di una fetta sempre più ampia di popolazione. In questo senso il completamento della riforma territoriale della sanità deve essere “posto al centro dell’obbiettivo della legislatura per dare sostanza e tutti gli investimenti del PNRR che con la missione dedicata alla sanità, soltanto nella nostra regione, ammontano a 975 milioni di euro”.