Sanità in Valdisieve, l’assessore Cresci: “Pianificazione più chiara sui servizi di prossimità”

Firenze – Nel territorio della Valdisieve, nell’ambito dell’Azienda USL Toscana Centro, sono da tempo presenti  alcune criticità relative all’offerta dei servizi di sanità territoriale, messe ancor più in risalto dall’emergenza da Covid-19  e qualche tempo fa  le Consigliere regionali  Fiammetta Capirossi e Serena Spinelli  recentemente  hanno presentato un’interrogazione  per  attivare la Giunta regionale a scongiurare tali criticità.  Abbiamo parlato  con l’Assessore  alla salute e alla politiche sociali del Comune di Pontassieve Mattia Cresci per sapere qual è oggi la situazione.

D – La situazione di  difficoltà  di alcuni servizi sanitari come i  prelievi di sangue  nella Valdisieve  per il momento  risolta …. In che modo  ?

R – Dopo un periodo di forti difficoltà, dal 1° luglio sono stati aumentati a 100 al giorno i prelievi in convenzione con la Misericordia di Pontassieve e sono stati riattivati 60 prelievi al giorno presso il poliambulatorio di San Francesco.

D – Ma per quest’area  di significativa  intensità abitativa  occorre  una  soluzione strutturale…

R – Certamente non solo Pontassieve, ma tutta la Valdisieve ha bisogno di una pianificazione più chiara sui servizi sanitari di prossimità, che attualmente riusciamo a garantire grazie alla fondamentale collaborazione delle associazioni del Terzo Settore, con alcune criticità che ancora permangono, come la cifra che la Regione corrisponde agli affidatari del servizio prelievi, insufficiente a coprire i costi. Anche per poter meglio garantire una migliore organizzazione della sanità territoriale e collaborare più proficuamente con l’Azienda Sanitaria, insieme ai Comuni della zona fiorentina sud-est abbiamo inoltre iniziato il percorso verso la costituzione della Società della Salute.

D -Tanto più che la  vicenda del Covid 19  ha  determinato una ulteriore situazione di crisi 

R -I mesi passati hanno ricordato a tutti noi l’importanza di un Sistema Sanitario capillare e pronto a rispondere. Abbiamo vissuto una situazione in cui speriamo di non doverci più ritrovare, ma che sicuramente ci deve stimolare a una organizzazione dei servizi al cittadino che sia rapida ed efficiente. Il Comune di Pontassieve ha una lunga storia di sensibilità sul tema, ma è importante che nessuno fra gli attori politici e professionali in gioco dimentichi quanto accaduto.

D -Quanto è importante implementare  l’Infermiere di famiglia e di comunità    ?

R -Può essere un utile strumento nell’assistenza dei pazienti cronici, la cui implementazione in Valdisieve è prevista per il 2020. Certo per poter garantire un servizio efficace sarà fondamentale che questa nuova figura sia inserita in un contesto chiaro e organizzato.

D -Avremo  la  Casa della salute  ?

R -Si tratta della classica “domanda da un milione di dollari” a cui vorrei poter dare una risposta da solo. La Casa della Salute può giocare un ruolo importante nell’organizzazione dei servizi territoriali. L’Amministrazione Comunale si sta impegnando per vedere la sua realizzazione e ha, da tempo, compiuto tutti i passaggi necessari. Adesso la questione è nelle mani della Regione, dalla quale attendiamo risposte.

 

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