Salvi i piccoli comuni toscani che rischiavano di scomparire

MILANO – Questa mattina quaranta sindaci toscani hanno sfilato a Milano alla manifestazione organizzata dall’Anci per protestare contro la manovra del Governo Berlusconi, che avrebbe dovuto portare alla cancellazione di ben 19 comuni toscani cono popolazione inferiore ai 1.000 abitanti ed alle soppressione delle province di Massa-Carrara, Pistoia e Prato. Alla testa dei primi cittadini toscani Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana, il quale ha dichiarato: «i comuni questa manovra vogliono contribuire a cambiarla e la Toscana è presente. Tutte le amministrazioni sono contrarie all'articolo che cancella i piccoli comuni. Nessuno si vuol tirare indietro rispetto alle proprie responsabilità, ma deve essere chiaro a tutti che le municipalità sono disposte a fare la loro parte solo se verrà salvaguardata la loro autonomia. I comuni sono il fondamento dell'unità d'Italia e della Costituzione. Quando si incide sulla carne viva dei servizi, è un problema di democrazia. Se non si rispetta questo principio, l'Italia senza comuni non è più l'Italia». Dopo la manifestazione della mattina, però, le notizie provenienti dal vertice di Arcore hanno segnato un radicale cambio di rotta del Governo rispetto alle direttive della manovra. I piccoli comuni, infatti, non spariranno, ma avranno l’obbligo di consorziarsi per i servizi. Spariranno, inoltre, i gettoni di presenza per i consiglieri comunali. 

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