La Regione Toscana avvierà un monitoraggio sulle opere pubbliche sbloccando quelle eventualmente ferme. Lo ha annunciato il presidente Enrico Rossi ricordando che ci sono lavori e interventi per 2,7 miliardi che attendono di essere portati a termine in Toscana: 1.585 progetti dall'ambiente alla sanità dalle strade alle infrastrutture e la Protezione civile. ''Lavori in capo a Province e Comuni ma che per poco meno di 2 miliardi e 200 milioni sono finanziati dalla Regione – spiega Rossi -. In un momento di scarsità di risorse, come diceva Padoa Schioppa, vogliamo spendere bene e tutto lo spendibile. Vogliamo capire se ci sono opere in ritardo od ostacoli che le frenano. Così abbiamo deciso di avviare un monitoraggio che sarà concluso da qui a quarantacinque giorni, a fine novembre, per poi eventualmente intervenire,anche con poteri sostitutivi o accordi di programma. Il tutto secondo quanto previsto dalla legge n.35 che personalmente ho voluto e che a luglio è stata approvata dal Consiglio''.
C'e' gia' un modello pronto per l'analisi puntuale degli oltre mille e cinquencento progetti, opere a cui la Regione partecipa almeno per meta' della spesa. Due su tre sono opere che non costano più di un milione, ma una cinquantina supera anche i dieci milioni. ''Non sappiamo quanti siano in ritardo'' confessa Rossi. Saranno considerati critici i progetti rimasti indietro di almeno sei mesi rispetto alla tabella di marcia. ''A fine novembre avremo il polso della situazione – conclude il presidente – e decideremo cosa fare.Potremmo non dover far niente. Potrebbe bastare un sollecito.Ma ci potrebbero essere casi anche in cui saremo chiamati ad intervenire direttamente, cercando di rimuovere gli ostacoli che hanno ritardato i lavori oppure usando i poteri sostitutivi e subentrando all'ente locale che ha appaltato l'opera''.