Una questione annosa quella sorta tra Montolivo ed il club viola, gestita male da entrambe le parti, ma che per il bene di tutti, tifosi in primis, deve essere risolta al più presto. Resta qualche dubbio sull’apertura che lo staff del giocatore di Caravaggio ha avuto nei giorni scorsi sulla possibilità di continuare il rapporto, dopo che quest’estate la situazione sembrava irrecuperabile. Di certo Riccardo a fine maggio, con quel comunicato, sbagliò i modi per comunicare la sua scelta. Un capitano, un idolo della gente, in una città calda come Firenze per di più, non scrive comunicati a terzi per esprimere le proprie decisioni; entra in società, si chiude in stanza con chi di dovere, e dice la sua, poi si può giungere alle conclusioni. Forse Montolivo sperava in un grande salto che in un mercato asfittico non c’è stato, ed è tornato sui suoi passi, anche perché rischiare di non giocare nell’anno che porta all’Europeo potrebbe essere, anzi lo sarebbe di certo, controproducente. Adesso si presenta uno spiraglio perché la situazione si raddrizzi. La speranza generale, anche di chi mugugna, è che ci sia un prolungamento bastevole a garantire ai tifosi la permanenza di Riccardo, e continuare così insieme la propria strada. La soluzione migliore, perché in caso contrario Montolivo rischia un anno di tribuna e di conseguenza la maglia azzurra per l’Europeo, e la Fiorentina la possibilità di far cassa con una cessione che certo sarebbe abbastanza fruttuosa. Che l’intelligenza abbia la meglio.