Firenze – Parte la fase operativa del raddoppio che riguarda la linea Lucca – Pistoia. I lavori riguardano il primo lotto, Pistoia – Montecatini, 13 km. I cantieri saranno affidati già a settembre 2015, lo sviluppo della progettazione esecutiva avrà inizio ad ottobre 2015.
Nel 2017 saranno avviati i lavori del secondo lotto, Montecatini – Lucca (32 km). La chiusura di entrambi i cantieri è programmata per il primo semestre 2020.
L’intervento di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della linea Lucca – Pistoia è stato illustrato ieri a Lucca da Maurizio Gentile, amministratore delegato di RFI, presente il presidente della Regione Toscana.
Ed ecco i lavori punto per punto.
Progetto Il raddoppio della linea Lucca – Pistoia è articolato su due lotti costruttivi.
Il nuovo tracciato della Pistoia – Montecatini (primo lotto) sarà realizzato parte in affiancamento al binario esistente, parte in variante di tracciato. La nuova galleria nel comune di Serravalle è una delle opere di maggiore rilevanza.
La nuova linea (secondo lotto) fra Montecatini e Lucca sarà tutta realizzata in affiancamento a quella esistente. L’intervento più impegnativo sarà l’attraversamento, in superficie (circa 2 km), dell’abitato di Montecatini.
Benefici
Con il raddoppio della linea Lucca – Pistoia consentirà un incremento delle capacità di traffico, una maggiore fluidità nella circolazione ferroviaria con un incremento degli standard di puntualità e di regolarità di traffico.
Investimento
L’investimento complessivo per il raddoppio della linea Lucca – Pistoia è di 450 milioni di euro, di 200 mln per la Pistoia – Montecatini e 250 mln per la Montecatini – Lucca.
In base alla Convenzione sottoscritta da Rete Ferroviaria Italiane e Regione Toscana (Firenze, 10 aprile 2015), l’opera sarà finanziata per 235 milioni di euro dalla Regione.
Il raddoppio della linea è una delle opere più attese e sollecitate dalla popolazione locale, anche in riguardo ai pendolari che sono abituati a servirsene e che hanno visto aumentare via via i disagi.
Del resto, la tratta Lucca-Pistoia risale alla metà dell’Ottocento – era la vecchia Ferrovia Maria Antonia – e per oltre un secolo e mezzo ha funzionato a binario unico, con evidenti conseguenze sui tempi e sull’affidabilità del servizio. L’opera di cui ieri sono stati resi noti i tempi è di importanza strategica per la Toscana, capace di abbattere i tempi di percorrenza, in modo competitivo anche con gli spostamenti in autostrada.
L’opera ha anche il significato, come ha sottolineato il presidente della Regione Toscana, di confermare la scelta forte del governo regionale a favore della mobilità su ferro, in una regione che è la terza in Italia per rete (1.561 chilometri, dopo Lombardia e Piemonte) e seconda per numeri di abbonati (dopo la Lombardia). È in questo contesto che la Regione Toscana in questi anni è andata in controtendenza, non solo non tagliando linee, ma riattivando 170 chilometri (la Saline-Cecina, la Siena-Grosseto, la Porrettana), pur in un quadro difficile dal punto di vista della disponibilità di risorse. Tutto questo con la consapevolezza che lavorare su un servizio ferroviario di qualità significa migliorare fortemente i tempi e la qualità di vita dei cittadini, a partire dai 230 mila che ogni giorno si spostano sui treni toscani per motivi di studio e di lavoro.
Spostarsi in treno, ha ricordato il presidente, ha un indubbio significato anche economico: costa circa 4 mila euro all’anno il pendolarismo su auto, quattro volte di più di quello su ferro.
I lavori che cominceranno con il tratto Montecatini-Pistoia, si accompagneranno anche alla sostituzione degli undici passaggi a livello con sottopassi e consentiranno una potenzialità della linea da 73 treni a 225 treni giornalieri.