Firenze – Primarie Pd, intanto un risultato viene portato a casa: la “soglia di sicurezza” dei 100mila elettori è stata superata brillantemente: si parla infatti di almeno 150mila votanti recatisi alle urne. A seggi chiusi, i votanti sembrano superare i 200mila. I dati già in serata (per l’esattezza, alle 17) erano stati postati da Antonio Mazzeo, vicesegretario regionale e responsabile organizzativo del partito, che registrava come a quell’ora in Toscana avessero votato oltre 150mila persone, e ci fossero ancora lunghe fila di persone in attesa di poter votare. Secondo quanto risulterebbe, la percentuale sarebbe del 55% circa rispetto ai votanti alla stessa ora nel 2013. Insomma sembra che, nonostante i nervosismi della vigilia, gli elettori abbiano risposto in modo positivo alla chiamata delle primarie. Un nervosismo neppure troppo celato, prova ne sia la querelle immediatamente smorzata (almeno in apparenza) dal dietrofront di Nardella, che ha riguardato l’ex-caserma Gonzaga e la possibilità che possa essere utilizzata per ospitare la moschea fiorentina, che ha scosso il Pd fiorentino alla vigilia del voto per le primarie. Le operazioni di voto sono iniziate stamattina, domenica 30 aprile, alle ore 8, coadiuvate da un esercito di volontari (si parla di uno schieramento di 5mila persone) e chiuderanno alle 20. Avranno titolo per partecipare tutti i toscani che si presentino muniti di certificato elettorale e documento di identità, che dichiarino di sostenere e votare il Pd, e che versino due euro (se non iscritti al partito). Fra le preoccupazioni della vigilia, il rischio di bassa affluenza: tetto di “sicurezza”, inconfessato dai dirigenti ma palpabile, “almeno” 100mila alle urne. Dubbi per il seggio in cui recarsi a votare? Basta cliccare sul sito www.primariepd2017.it e seguire le istruzioni. Attivi seggi “mobili” per chi ha difficoltà motorie, e si può partecipare anche da “fuori sede”, se però ci si è registrati il giorno prima. Intanto, dietro le quinte, si continua a segnalare mare agitato. Un casus belli, nel Pd fiorentino, è stata la compilazione della lista a sostegno della mozione Renzi per l’assemblea nazionale del Pd. Otto nominativi, appartenenti, era la proposta di Massimiliano Piccioli, segretario del Pd cittadino, ai vari settori di impegno amministrativo e politico del partito. Proposta bocciata, si sceglie per correnti. Capolista, Beppe Vacca, filosofo e presidente della Fondazione Gramsci. Poi, secondo corrente: un “franceschiniano”, un rappresentante della corrente Martina, mentre per gli altri sei, comprovata fede renziana. E il segretario cittadino, Piccioli? Bocciata la sua proposta, si è fatto da parte, indicando al suo posto Manuele Pieraccioni, un tecnico.
30 Aprile 2017
Primarie Pd, in Toscana votanti oltre 200mila
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