Firenze – L’allarme lanciato qualche gorno fa dai Cobas comunali su queste pagine (https://www.stamptoscana.it/positivi-allautoparco-cobas-nessun-protocollo-per-tutelare-lavoratori-e-utenza), sottolineato da Usb (https://www.stamptoscana.it/covid-allautoparco-usb-basiti-dalla-leggerezza-dellamministrazione) torna alla ribalta anche con un comunicato dei consiglieri d Spc Palagi e Bundu: fra i 4mila dipendenti che formano la macchina amministrativa del Comune, stanno emergendo altri casi di positività al coronavirus ma, ed è questo ciò che rende ansiosi e fa serpeggiare la paura fra i colleghi, “non ci sono informazioni sulle misure messe “o non messe” in atto”.
“Ovviamente nella nostra richiesta di essere messi al corrente della situazione – dice Stefano Cecchi, Usb, che ha diramato una nota sulla questione – non rientra il nome dei colleghi che sono risultati positivi, dal momento che ben comprendiamo le esigenze di privacy che vanno tutelate. Il problema è un altro: non sappiamo come si è mossa l’amministrazione per tutelare i lavoratori, ne’ se sono state prese misure per evitare che il contagio si spanda”.
Casi di positività al coronavirus, come dicono i sindacati di base e si legge nella nota diramata dai consiglieri di Spc, sarebbero emersi non solo fra autisti scolastici, ma anche fra personale al pubblico e lavoratori degli uffici. Il funzionamento della macchina del Comune di Firenze è affidato ai suoi circa 4mila dipendenti, che assicurano i servizi alla cittadinanza. Da 4mila addetti, si passa a un numero molto più alto di persone che vengono in contatto con i dipendenti. Secondo quanto riportato dai sindacati, un caso sembra essere emerso anche in Palazzo Vecchio. “Ciò che ci interessa sapere – ribadiscono dall’Usb – è cosa è stato fatto riguardo alla sicurezza dei lavoratori e degli utenti. Ne’ le Rls (gli addetti alla sicurezza sul lavoro) ne’ i sindacati hanno informazioni. Inutile cercare di tenere tutto sotto il tappeto, tutti hanno il diritto di conoscere la situazione”.
Sulla questione ieri è stata depositata un’interrogazione da Spc che riguarda la denuncia, da parte di Cobas e Usb, di due casi di positività all’infezione da SARS-CoV-2. “Oggi – continua la nota odierna dei consiglieri – giunge notizia di altri 19 casi, di cui almeno uno anche in Palazzo Vecchio, un luogo che frequentiamo anche come consigliere e consiglieri comunali”. Tutela del lavoro significa anche “dar luogo a una piena e trasparente informazione, coinvolgendo le RLS e le organizzazioni sindacali”, concludono Palagi e Bundu.