Vaglia – Arrivano in Toscana i fondi del Pnrr per la bonifica dei siti orfani (sostanzialmente, come spiega il vicesindaco di Vaglia Riccardo Impallomeni, si definisce orfano un sito di cui “si prevede che o non si conosca l’autore del reato, o se si conosce, questo non si adoperi per la
bonifica”) ed è un momento importante per la comunità di Vaglia, nel cui territorio insiste la ferita ancora aperta della cava-discarica abusiva di Paterno. Una vera iniezione di fiducia, oltreché di denaro necessario per andare avanti con la bonifica dell’area. Dall’ “Accordo per la realizzazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani ricadenti nel territorio della REgione Toscana”, giungono a Vaglia 6.250.000 euro comprensivi di IVA, come scrive sulla sua pagina FB il vicesindaco nonché assessore all’ambiente del Comune di Vaglia, il geologo Riccardo Impallomeni. Ricordiamo che l’Accordo è stato sottoscritto (ai sensi dell’articolo 7 del Piano d’azione ex decreto del Ministro della transizione ecologica 4 agosto 2022) tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, la Regione Toscana, il comune di Massa, di Capoliveri, di Cascina, di Vaglia, e di Murlo.
Si tratta senza dubbio, come sottolinea il vicesindaco Impallomeni, di un traguardo importante per tutti i Comuni toscani e in particolare per Vaglia, la cui situazione resta senza dubbio una delle più evidenti ferite ambientali inferte al territorio regionale, non solo in termini fisici, ma anche politici, in quanto la situazione della ex cava ha prefigurato e anticipato nel tempo ciò che poi si è via via verificato anche nella civilissima Toscana, ovvero siti ambientali incontaminati in cui venivano fatti sversamenti illeciti e dannosi per la salute dei cittadini e del territorio.
Intanto, sebbene si tratti di una tappa assolutamente importante per il percorso di Paterno verso la bonifica, per concretizzare l’Accordo servono ancora alcuni passaggi amministrativi. A questo proposito, spiega Impallomeni: “L’iter amministrativo prevede un passaggio in Giunta Comunale da parte di ogni singolo Comune per la Delibera di approvazione. Tutte saranno poi incluse in una Delibera di Giunta Regionale che prevederà un testo da dover sottoscrivere da parte dei Legali Rappresentanti, nel nostro caso il Sindaco Leonardo Borchi Sindaco II”. Infine, la documentazione andrà al Ministero dell’Ambiente, e da qui a Bruxelles. Il Comune di Vaglia stringe i tempi: “La portiamo in giunta al massimo in settimana prossima”, dice il vicesindaco.
“L’Accordo in questione – spiega ancora Impallomeni – sarebbe dovuto arrivare entro il Febbraio 2022. Si conta perciò un ritardo di 19 mesi, pur rimanendo fisso l’obiettivo temporale del 31/03/2026 per il raggiungimento della bonifica di almeno il 70 % della superficie interessata dal deposito di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Immagino – continua il vicesindaco – che non essendo l’unico Paese ad usufruire di fondi PNRR, in UE verranno discusse rimodulazioni dei cronoprogrammi”.
In ogni caso, si tratta di un grosso e tangibile successo dell’amministrazione di Vaglia, che se da un lato si dice molto soddisfatta, dall’altro sottolinea anche che, a fronte dell’entità dei fondi assegnati al Comune, si configura evidente “l’entità e la gravità del reato, anche a livello europeo” come commenta il vicesindaco.
“Mi sento in obbligo – aggiunge Impallomeni – di ricordare lo stretto rapporto di di lavoro e di collaborazione, con l’Ufficio Bonifiche della Regione.
Ogni volta che chiamiamo, scriviamo, abbiamo bisogno, rispondono guidandoci e supportandoci anche moralmente. Dubito sinceramente che senza di loro
saremmo arrivati a questo risultato”.

Nel frattempo, in attesa dello svolgimento del percorso amministrativo che renderà operativo l’Accordo, l’amministrazione non sta certo con le mani in mano. Utilizzando i 189.000 euro del Ministerodell’Ambiente, è stato concretizzato il Piano di Caratterizzazione dal Progettista, mentre il prossimo passaggio è già stato programmato per il 15 Settembre, quando si riunirà la Conferenza dei Servizi che dovrà approvarlo. Alla Conferenza dei Servizi partecipano l’Ufficio Bonifiche Regione Toscana; l’ARPAT; l’USL Toscana Centro Dipartimento Prevenzione; i Carabinieri Forestali, che sono i soggetti chiamati per legge a valutare ed autorizzare tutte le operazioni che porteranno alla definizione e caratterizzazione di tutti i rifiuti presenti nella discarica abusiva. “Si tratta – conclude Impallomeni – di prospezoni sismiche e geoelettriche per quantificare i volumi dei rifiuti, sondaggi, campionamenti, analisi per attribuzione del CER Codice Europeo Rifiuti. La Caratterizzazione porterà alla successiva fase di Analisi di Rischio”.
per saperne di più: https://www.thedotcultura.it/il-caso-paterno-luogo-simbolo-dei-reati-ambientali/