Par condicio: Agicom valuterà “Porta a Porta” solo con Letta e Meloni

Prato – C’era un tempo in cui la Tv di Stato era diversa e garante di tutto il sistema politico dei partiti promuovendo qualità dei programmi e il rispetto del pubblico, di tutto il pubblico. Era la Rai di Ettore Bernabei che da direttore generale della storica azienda ideò Tribuna Politica la trasmissione di approfondimento politico aperta ai partiti e tale da garantire la libertà di espressione dell’intero arco parlamentare.

Senza eccezioni. Affidò la conduzione al giornalista  Jader Jacobelli, uno dei protagonisti storici della televisione italiana  che fu al timone per 22 anni della fortunata trasmissione, e che disse con eleganza,”il servizio pubblico deve entrare nelle case degli italiani con educazione, togliendosi le scarpe”. Il giornalista si batté sempre per la correttezza dell’informazione e l’imparzialità, autodefinendosi mediatore di secondo grado”, che spiegò così: “significa non veicolare le nostre personali interpretazioni dei fatti o la sola interpretazione di una parte, ma veicolare tutte le più significative interpretazioni che dei fatti danno partiti, gruppi,sindacati”.

Oggi le cose in Rai vanno diversamente: altri programmi e presentatori e una trasmissione Porta a Porta, che il 22 settembre aprirà ad un confronto all’americana tra Giorgia Meloni e Enrico Letta i leader dei due partiti di maggioranza. Di fronte alle polemiche di Calenda ed altri esclusi,e la minaccia di uno sciopero della fame di Mastella, il conduttore Bruno Vespa ha fatto sapere: «Questo incontro, se vogliamo chiamarlo faccia a faccia, è frutto di un lungo lavoro iniziato subito dopo lo scioglimento delle Camere ed è il risultato di un accordo tra le due parti».

Ed è così che Enrico Mentana, direttore del tgla7, in nome della par condicio ha invitato nel suo salotto televisivo i 4 leader, in una trasmissione però, che andrà in onda non da un servizio pubblico ma da una rete privata. In tarda serata poi arriva la notizia, pubblicata da Antonello Giacomelli Commissario Agicom Autorità Garanzia Comunicazioni, sul suo profilo Fb, che mercoledì prossimo l’Autorità Garante delle Comunicazioni esaminerà la lettera inviata dal Presidente della Commissione Vigilanza Rai sulle presenze politiche alla trasmissione ‘Porta a Porta’.

“L’Agcom – si legge in una nota – nella prossima riunione, già convocata per mercoledì 24 alle 15.30 (dopo la presentazione delle liste elettorali), nell’ambito della propria attività di vigilanza sulla materia della par condicio, che, com’è noto,  impone alle emittenti radiotelevisive pubbliche e private l’obbligo di assicurare a tutti i soggetti politici, con imparzialità ed equità, la parità di trattamento nell’accesso all’informazione e alla comunicazione politica, esaminerà i dati di monitoraggio riferiti alla campagna elettorale e gli esposti e le segnalazioni pervenute”. “In tale riunione – prosegue il Comunicato – l’Autorità esaminerà anche la lettera del Presidente della Commissione per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sulle modalità di organizzazione delle presenze delle varie forze politiche nell’ambito della trasmissione “Porta a Porta” durante il periodo elettorale e, in particolare, nella fase conclusiva del medesimo, e le altre segnalazioni pervenute al riguardo”.

Ora verrebbe da chiedersi a fronte di quanto accaduto, se questa non è l’ora, prendendo a prestito una frase esclamata  in una convention sul servizio pubblico,di “liberare il cavallo, salvare  la Rai”,prima che sia troppo tardi. O è già tardi?

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