Firenze – Venerdì prossimo 27 ottobre nella sala del Gonfalone Palazzo del Pegaso (Via Cavour; ore 17) sarà presentato il libro “Pane e bicicletta” di Marcello Mugnaini.
Un libro (169 pagine con una sessantina di foto molte inedite) nel quale l’autore, cittadino di Montemignaio (Arezzo), racconta la sua vita, fatta di sacrifici, di successi e di sconfitte, insomma di alti e bassi nelle vicende di tutti i giorni come nella carriera di ciclista.
A scorrere le pagine del libro in cui si parla della sua carriera da corridore professionista sorge subito una domanda : quante decine di corse avrebbe vinto in più se fosse stato tanto bravo in volata come lo era in salita?. Invece per vincere – ed ha collezionato lo stesso molti successi in un periodo in cui gli assi italiani e stranieri erano tanti – era “condannato” ad attaccare ripetutamente in salita per fare selezione. In tante circostanze ci riusciva e si presentava da solo al traguardo; in altre gli restava sulle ruote qualcuno che poi spesso in volata lo “fregava”.
Il libro è come un diario, curato nei minimi dettagli, nel quale Mugnaini ricorda tutte le fasi della sua esistenza. Da quando era ragazzo, ai giorni della gloria ciclistica – tappe anche al Giro d’Italia ed al Tour de France – alle vicende belle e brutte della vita.
Le sue “battaglie” negli anni sessanta contro avversari del calibro di Gimondi, Adorni, Bitossi, Motta, Zilioli e degli assi francesi tra i quali Anquetil e Polidori.
La sua brillante stella nell’olimpo del grande ciclismo si spense di colpo (o quasi) a causa di una drammatica e rovinosa caduta al Tour de France, nel giorno in cui Tom Simpson perse la vita sul Mont Ventoux. Una caduta così grave da togliere Mugnaini dal ciclismo di vertice quando invece avrebbe potuto ottenere tante altre grosse, importanti soddisfazioni.