Firenze – Un giudizio positivo sull’Ordinanza 40 della Regione Toscana per la ripresa dei cantieri con misure anti Covid19 è stata espressa da Giulia Bartoli segretaria generale di Fillea Cgil Toscana
L’importanza dell’ordinanza “Disposizioni per la tutela della salute degli operatori nei cantieri temporanei o mobili sia pubblici che privati”, oltre che dare un indirizzo preciso ed omogeneo sul territorio Regionale, – ha detto Giulia Bartoli – “rafforza l’applicazione dei Protocolli Nazionali e il Coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali di settore e delle RSU e il loro ruolo contrattuale nella gestione dell’organizzazione del lavoro, come definizione e modifica delle turnazioni, differenziazione entrate ed uscite, mense; maggiore importanza viene attribuita alla figura degli RLS/RLST che dovranno essere parte sostanziale dell’applicazione delle disposizioni sulla tutela dei lavoratori in questa fase emergenziale e ogni decisione dovrà essere valutata congiuntamente con loro”.
Si sostanzia inoltre il ruolo degli Enti Bilaterali nella formazione e nell’informazione sulla Sicurezza prendendo a riferimento le Linee di Indirizzo prodotte dal Comitato Nazionale Paritetico, aggiunge l’esponente sindacale.
I cantieri in corso devono quindi adeguarsi alle disposizioni della Regione entro sette giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, altrimenti dovranno interrompere i lavori; anche per quanto riguarda i nuovi cantieri, quelli sospesi e quelli la cui consegna dei lavori avverrà durante lo stato di emergenza, dovranno rispettare le nuove norme, in caso contrario non sarà possibile la ripresa dell’attività.
Da questa scelta fatta dalla Regione Toscana e condivisa da tutte le Parti Sociali di Settore “ci aspettiamo comportamenti conseguenti, più coinvolgimento dei lavoratori e più contrattazione con le OOSS a partire dall’applicazione degli accordi nazionali, dalla definizione di protocolli aziendali specifici e dalla costituzione dei Comitati Aziendali”, ha sottolineato ancora la Bartoli.
“Sarà inoltre indispensabile definire sanzioni per coloro che non rispettano gli obblighi contenuti nell’Ordinanza, nell’Allegato e nei Protocolli richiamati e che ne sono parte integrante, sanzioni che dovranno essere previste (per i nuovi appalti e lavori) nei bandi di gara e nei contratti, dalla sospensione dei cantieri, alla rescissione dei contratti se ci sono reiterazioni o gravi inadempienze che ledono l’integrità e la salute del lavoratore. Tali comportamenti devono riguardare tutta la filiera del cantiere, subappaltatori compresi”.
In sostanza, se vogliamo riaprire i cantieri occorre farlo decidendone congiuntamente le modalità non solo tecniche ma di rispetto dei Contatti nazionali, dei diritti e delle norme sulla sicurezza, solo chi lo fa potrà lavorare.
Il sindacato vigilerà per la corretta applicazione dell’Ordinanza e per il suo rispetto.
La ordinanza numero 40 della Regione Toscana
Misure più stringenti contro il Covid-19 anche nei cantieri temporanei o mobili, pubblici e privati. Sono i cantieri ad esempio di movimento terra, quelli stradali ma anche edili, di opere di bonifica o smontaggio e montaggio di prefabbricati, quelli per interventi di manutenzione e per la realizzazione di nuove infrastruture. Pure in questi ambienti di lavoro, fino ad oggi esclusi, si applicherà di fatto il decalogo toscano anti-contagio deciso dal presidente della Regione il 18 aprile. L’estensione entra in vigore con l’ordinanza firmata ieri sera.
In particolare nei cantieri temporanei o mobili sarà obbligatorio indossare la mascherina: sempre negli spazi chiusi in presenza di più persone, ma anche all’aperto se non è certo il mantenimento delle distanza di un metro e ottanta centimetri. Il datore di lavoro dovrà garantire a dipendenti e collaboratori anche spazi e informazioni per chi intenda sottoporsi volontariamente ai test sierologici di screening, utili a ricercare gli anticorpi al virus nel sangue e dunque a scoprire chi è stato contagiato. L’esame è a carico del servizio sanitario, gratuito per i lavoratori, e in caso di positività ci si dovrà poi sottoporre al tampone per determinare chi fosse ancora contagioso.
La Regione ricorda che nello spostamento da casa al posto di lavoro è fatto obbligo usare la mascherina e sono raccomandati guanti monouso protettivi o, in alternativa, la sanificazione e pulizia delle mani. Mascherina obbligatoria anche in auto, se ci sono due persone. Consigliati, dove possibili, bicicletta e mezzi elettrici. Raccomandata la pulizia frequente delle mani anche sul luogo di lavoro con acqua e sapone o soluzioni idroalcoliche.
I cantieri già aperti dovranno adeguarsi alle nuove disposizioni entro sette giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza. I cantieri al momento non in attività, perché sospesi o non ancora avviati, dovranno invece uniformarsi alle misure adesso previste prima della loro apertura.