Opere d’arte nascoste visibili nella nuova sala del Palazzo Pretorio

Dipinti del Quattrocento e del Cinquecento per i visitatori del Museo di Prato

Tante sono le iniziative organizzate per il decimo anniversario della nascita del Museo Civico di Palazzo Pretorio a Prato. Da quel 12 aprile 2014, il Palazzo si è rinnovato. Dopo il restauro della struttura medioevale, il Museo è stato adeguato alle nuove tendenze progettuali per valorizzare i capolavori presenti e allo stesso tempo rendere lo spazio più inclusivo. All’allestimento attuale, adesso si aggiunge una nuova sala al primo piano, ex Monte dei Pegni, con 17 opere provenienti dai depositi. Dipinti del Quattrocento e del Cinquecento, che dal 12 aprile 2024 diventano fruibili ai sempre più numerosi e internazionali visitatori del Museo.

Matteo Biffoni, Sindaco del Comune di Prato afferma: “Festeggiamo i 10 anni dall’apertura del Museo di Palazzo Pretorio con la presentazione di una nuova sala, a dimostrazione che il Pretorio non è mai rimasto fermo: mostre, nuove sale, linguaggi inclusivi, un polo culturale autism friendly, sono la testimonianza di come l’arte sia capace di coinvolgere tutti con la sua bellezza e la sua capacità di comunicare”.

L’inaugurazione della nuova sala, “Dai Depositi al museo: dipinti del Quattrocento al Cinquecento” che avviene poco dopo la presentazione del percorso multisensoriale ricco di nuovi contenuti, permette di conoscere e aggiungere un nuovo tassello alla storia e alle vicende artistiche del Quattrocento. Le sette opere di questo periodo presenti nella sala consentono di ampliare la conoscenza del fervido e fertile clima culturale animato da tante botteghe che, influenzate dai modelli stilistici e soggetti dei protagonisti del tempo, hanno fatto tesoro delle innovazioni adeguando, nelle caratteristiche, i loro lavori.  Tra le tavole dipinte, alcune con attribuzioni incerte, figurano quelle di Tommaso di Piero Trombetto e della sua bottega da cui si deduce l’influenza di Filippino Lippi. In modo particolare la Madonna con Bambino esemplifica chiaramente il modello quattrocentesco. Si aggiunge, con dieci dipinti, una raccolta di Sacre Famiglie e di Madonne con Bambino del secolo XVI, dove si avverte il condizionamento culturale dei maestri fiorentini famosi attraverso repliche e modelli consolidati, soprattutto reinterpretazioni di Raffaello e Andrea del Sarto.

Molte delle opere presentate non hanno attribuzioni certe o sono state realizzate da maestri poco conosciuti: facendole uscire dalla penombra dei depositi, le mettiamo a disposizione di studiosi e di ricercatori che possano concorrere a svelarne la loro storia”, sostiene Rita Iacopino Direttrice del Museo di Palazzo Pretorio.

A questa sala si aggiungeranno a breve altri due spazi: “Prato prima di Prato” dove saranno esposti reperti etruschi del VI secolo avanti Cristo provenienti dall’area di Gonfienti, e il “Museo del Risorgimento”, con cimeli dell’antico Museo del Risorgimento di Palazzo Pretorio attualmente conservato nei depositi.

La scelta dell’amministrazione di ampliare il percorso della Collezione recupera l’idea del progetto di Gae Aulenti e Bianca Ballestrero e restituisce con ancora maggiore aderenza la storia non solo artistica del nostro territorio”, conferma Simone Mangani, Assessore alla cultura del Comune di Prato. 

In questi anni il Museo ha svolto un’attività, con mostre ed eventi, che ha inserito la città di Prato in un contesto culturale internazionale. Mostre rimaste nella memoria collettiva come Synchronicity. Contemporanei da Lippi a Warhol, a cura di Stefano Pezzato, Effetto Leonardo. Opere dalla collezione Carlo Palli, realizzata in collaborazione con il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e la recente Hi Woman! La notizia del futuro, 22 artiste internazionali dialogano con le opere del Pretorio, a cura di Francesco Bonami. Inoltre l’attenzione del Museo verso tematiche di accessibilità e inclusione è sempre stata molto alta, permettendo la realizzazione di progetti di C.A.A. e una guida A.R.T.E, con i ragazzi autistici, in collaborazione con Fondazione Opera Santa Rita.

Il programma di eventi per il decennale prevede performance, danza, laboratori, musica, incontri a tema e attività, rivolte a pubblici diversi, a sottolineare la centralità del museo nella vita culturale cittadina. Sono previste visite guidate e tante attività per famiglie e bambini. Per info: www.palazzopretorio.it.

In foto: Tommaso di Piero Trombetto (Prato 1464-post 1529), Madonna col Bambino e San Giovannino, 1529 ca., inv. 304. Dipinto tempera su tavola, diametro cm 96 con cornice

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