Gaspare Spatuzza, ex boss di Brancaccio e braccio destro dei fratelli Graviano, aveva permesso agli inquirenti, una volta divenuto collaboratore di giustizia, di ricostruire le stragi mafiose del 1993 a Firenze, Roma e Milano. È stato grazie alla sua testimonianza che la procura di Firenze è riuscita a risalire al boss Francesco Tagliavia ed accostare il suo nome agli attentati di via dei Georgofili (Firenze, 27 maggio 1993), via Palestro (milano, 27 luglio 1993), San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro (Roma, 28 luglio 1993). Stando alle testimonianze del pentito palermitano, i pubblici ministeri fiorentini Giuseppe Nicolosi ed Alessandro Crini hanno richiesto per Tagliavia il massimo della pena: ergastolo e tre anni di isolamento diurno. Oggi, 5 ottobre 2011, la Corte di assise si è riunita, intorno alle 10.00, in camera di consiglio. La sentenza è attesa per il tardo pomeriggio. Nel frattempo l’avvocato di Tagliavia, Antonio Turrisi, ha chiesto l’assoluzione per il suo assistito, che si è dichiarato completamente estraneo ai fatti ed ha messo in dubbio l’attendibilità delle dichiarazioni di Spatuzza.